Finanziaria, Rosa: relazione Pittella lascia molti dubbi

Il capogruppo consiliare di Lb-Fdi: “Nella relazione vi è solo una timida critica sulla situazione creata dalla riforma Delrio sull’assetto delle Province e sulla ‘criticità politica’ della Città capoluogo”.

&ldquo;Voglio innanzitutto sottolineare &ndash; ha esordito Rosa – il senso di responsabilit&agrave; di tutti i Gruppi consiliari di minoranza i quali, nonostante la documentazione relativa alla Legge di Stabilit&agrave; non sia ancora stata completata (infatti, ad oggi non conosciamo il maxiemendamento alla Legge di Stabilit&agrave;) ci porta ad essere qui presenti. Il modus operandi posto in essere da questa Giunta non pu&ograve; essere condiviso in alcun modo e per quella che &egrave; la mia piccola esperienza da consigliere regionale mi sembra un imbarbarimento dei gi&agrave; fragili percorsi adottati negli anni precedenti. E&rsquo; chiaro che questa maggioranza non pu&ograve; pensare di abusare di questa disponibilit&agrave;. Ad ogni buon conto, siamo giunti al secondo anno di legislatura. Il Consiglio si appresta ad approvare la manovra finanziaria per il 2015, ovvero l&rsquo;allocazione delle risorse finanziarie disponibili in coerenza con quanto previsto in fase di programmazione. La relazione di Pittella &ndash; ha continuato Rosa – ha lasciato molti legittimi dubbi sulla strada che stiamo percorrendo e sugli obiettivi che si vogliono cogliere. Si parla dei tagli imposti dal Governo Renzi valutati, per la nostra Regione, in 50 milioni di euro, sui quali evidentemente non &egrave; permesso sollevare obiezioni e critiche se si considera l&rsquo;imbarazzante silenzio del governatore e degli esponenti del suo partito.&nbsp; Quegli stessi uomini che urlavano, in questo Consiglio, contro il Governo Berlusconi per le medesime ragioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nella relazione &ndash; ha affermato Rosa – vi &egrave; solo una timida critica sulla situazione creata dalla riforma Delrio sull&rsquo;assetto delle Province e, en passant, sulla &lsquo;criticit&agrave; politica&rsquo; della Citt&agrave; capoluogo. In tutta la Legge di Stabilit&agrave; il Presidente della Giunta non si &egrave; proprio posto il problema di dare una soluzione a tali situazioni. Ovvero se l&rsquo;&egrave; posto solo dopo che legittimamente i dipendenti provinciali sono venuti a protestare sotto i suoi uffici. In alcuni casi si aspetta che scoppi lo scandalo, come nella vicenda S. Carlo, per poi far finta di intervenire; in altri, messo alle strette, come per l&rsquo;articolo 38 dello Sblocca Italia, il Presidente fa finta di mediare e aspetta che qualcuno prenda l&rsquo;iniziativa per poi accodarsi; in altri ancora, come per i tagli alle Province, aspetta che i dipendenti vengano a protestare. Il messaggio che l&rsquo;Esecutivo ha lanciato in questi mesi &egrave; stato quello di un immobilismo senza pari, salvo poi cercare di accontentare un po&rsquo; tutti. Non &egrave; questo il modo pi&ugrave; corretto per realizzare quel &#39;nuovo modo di amministrare&#39; annunciato nella relazione programmatica del febbraio 2014&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I tre quarti della relazione &ndash; ha sostenuto il consigliere – sono stati assorbiti dalla &lsquo;lettura spasmodica&rsquo; dei 12 articoli del capo V (dal 29 al 40) che ritiene, citando le Sue parole, &lsquo;il capo un po&rsquo; pi&ugrave; significativo su cui proviamo a costruire (&hellip;) le condizioni nell&rsquo;ambito di una visione per agganciare questa Regione allo sviluppo e farla ripartire&rsquo;. Ma in definitiva e concretamente di cosa parliamo? Forse &egrave; bene chiarire ai Lucani che aspettano con ansia questa ri-partenza di cosa si parla in ben 11 articoli della Stabilit&agrave;. In questi articoli si trascrivono, &lsquo;letteralmente&rsquo;, gli 11 Obiettivi Tematici voluti dall&rsquo;Unione europea e legati alla strategia di intervento dei nuovi Programmi operativi. Nulla di pi&ugrave;. Cose &ndash; ha concluso Rosa – che tutti possono leggere nella documentazione trasmessa alla Commissione europea, cose che non richiedono un particolare sforzo creativo&rdquo;.<br /><br /><br />In allegato l&#39;intero intervento<br /><br /><br />

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