Finanziaria 2015, gli emendamenti di Romaniello (Gm)

Dice il consigliere regionale: “Dieci emendamenti per il lavoro, i diritti, la ripresa a favore della intera comunità lucana”.

Il consigliere regionale, Giannino Romaniello, ha presentato, in Consiglio regionale, 6 emendamenti come primo firmatario alla legge di stabilit&agrave; 2015 e&nbsp;4 al Collegato alla Legge di stabilit&agrave;.<br /><br />&ldquo;Gli emendamenti presentati – spiega Romaniello – vanno nella direzione di garantire i diritti basilari per i nostri corregionali, penso al diritto alla salute, al lavoro, alla proroga di strumenti di sostegno al reddito (Copes) nonch&eacute; all&rsquo;individuazione di nuove forme di &lsquo;sperimentazione di modelli innovativi a tutela di misure attive tesa all&rsquo;auto inclusione sociale&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nello specifico &ndash; spiega Romaniello – nell&rsquo;art. 21 del Collegato alla Legge di stabilit&agrave; (indennit&agrave; ai dializzati e talassemici) si individua l&rsquo;introduzione dell&rsquo;Isee al fine di continuare a garantire la indennit&agrave; cosi come attualmente prevede la norma regionale alla fascia di possessori di reddito di cui alle soglie di povert&agrave;, cosi come riconosciute dagli indicatori Istat, utilizzando le fasce ISEE individuati dallo Stato, oltre ad un contributo aggiuntivo per i malati che hanno bisogno di fare le prestazioni a domiciliare dovuto alla impossibilit&agrave; di viaggiare; con la modifica dell&rsquo;art. 22 della Legge di stabilit&agrave;, a decorrere dal 2015 viene mantenuta l&rsquo;erogazione dei livelli sanitari aggiuntivi regionali ai soli assistiti con un reddito Isee inferiore ai 22.625,50 euro, nel mentre la Giunta ha proposto di abolire tali prestazioni; all&rsquo;art.33 del Collegato alla Legge di stabilit&agrave;, a decorrere dal 1&deg; gennaio 2015, considerato che il Governo nazionale ha abilito con il comma 666 dell&rsquo;art. 1 della sua legge di stabilit&agrave; l&rsquo;esenzione del bollo per le auto con pi&ugrave; di venti anni, considerato che la Regione pu&ograve; normare, si &egrave; proposto di introdurre una tassa di possesso forfettaria e, quindi, pi&ugrave; conveniente per i cittadini, in base alla cilindrata delle auto e moto storiche e, dunque, con una iscrizione al Pra da pi&ugrave; di 20 anni, cosi proporzionata: auto fino a 1000 cc euro 25,00, auto fino a 2000 cc euro 50,00, auto oltre 2000 cc euro 1000. Mentre per le moto la tassa &egrave; cos&igrave; modulata: moto fino a 500 cc euro 25,00, moto fino a 1000 cc euro 50, moto oltre 1000 cc euro 100,00: importi fortemente migliorativi rispetto alla decisione del Governo Renzi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Proposta di aggiunta dell&rsquo;art.51 bis &ndash; prosegue Romaniello – tesa a garantire la salvaguardia dei contratti ai lavoratori ex co.co.co. assunti con un contratto di lavoro a tempo determinato dalle ex Comunit&agrave; montane, al fine di garantire agli stessi un&nbsp; numero di ore settimanali uguali/superiore&nbsp; a 24, permettendo agli stessi di avere un salario mensile dignitoso rispetto alle attuali circa 600/700 euro mensili.&nbsp; La Regione definir&agrave;, quindi, con atto deliberativo della Giunta un contributo pari a 300,000 euro alle forme associative degli Enti locali,&nbsp; di cui all&rsquo;art. 28 della legge regionale 17 del 4.08.2011; si &egrave; proposto di inserire l&rsquo;art.24 bis &lsquo;Sperimentazione di modelli innovativi di misure attive di auto &ndash; inclusione sociale&rsquo;. Tale emendamento nasce dalla premessa di dare seguito alle buone performance offerte dal Programma Coopes, ritenuta una valida legge regionale sulla cittadinanza e di un modello di governance fondato sull&rsquo;integrazione sociale, per tali ragioni si ritiene necessario un interazione tra istituzioni e soggetti associativi teso a cooperare in materia di problematiche sociali e della persona intraprendendo insieme un percorso teso a rivedere gli ampi spazi di agibilit&agrave; dei settori economici locali e territoriali in campo ambientale, territoriale ed energetico, della rivitalizzazione nel settore delle coltivazioni agricole ed anche, in generale, dell&rsquo;economia di sussistenza, oltre all&rsquo;amplissimo spazio offerto dal terzo settore, inteso come traino per un&rsquo;ampia gamma di attivit&agrave; possibili finalizzato alla lotta all&rsquo;esclusione sociale, ispirate all&rsquo;orientamento e alla ricerca sociale finalizzata alle culture e alle pratiche del benessere, inteso come soddisfacimento dei bisogni primari ed essenziali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Inoltre &ndash; aggiunge Romaniello – &egrave; stato proposto di duplicare&nbsp; l&rsquo;importo di cui al comma 3 art.24 della Legge di stabilit&agrave; portandolo dai 1.800.000,00 &euro; proposto dalla giunta a&nbsp; 3.600.000,00 &euro;. Tale proposta deriva dalla necessit&agrave; di garantire all&rsquo;attuale platea dei destinatari Coopes di percepire le indennit&agrave;, qualora come si presume, per ragioni tecniche dovesse determinarsi un ritardo della entrata in vigore del reddito di inserimento, considerato che appare difficile introdurre il nuovo sistema di sostegno entro il mese di febbraio come ipotizzato dalla Giunta; emendamento all&rsquo;art. 43 della Legge di stabilit&agrave;, teso a cogliere un duplice obiettivo. Il primo &egrave; quello di snellire/semplificare l&rsquo;attivit&agrave; dell&rsquo;Ater, uscendo da tutte le assemblee di condominio in cui ha ormai, solo i locali commerciali ed il secondo st&agrave; nel favorire lo sviluppo di quelle attivit&agrave; commerciali esistenti/operanti nei locali oggi in fitto, che con l&rsquo;acquisizione degli stessi possono realizzare interventi migliorativi nonch&eacute; poter accedere ad altre agevolazioni di settore, supportando nei fatti l&rsquo;imprenditoria delle piccole medie aziende&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;emendamento n. 8 &ndash; precisa il consigliere – &egrave; finalizzato a rifinanziare&nbsp; a&nbsp; rifinanziare il &lsquo;Fondo di Coesione Interna per i piccoli comuni&rsquo; di cui alla L.r n.10 del gennaio 2002 per un importo pari a 2 milioni di euro per scongiurare il fatto, che in presenza di tagli da parte del Governo Nazionale, anche la Regione proceda con tale scelta scellerata, che andrebbe a mettere ulteriormente in difficolt&agrave; le esigenze dei comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti di attuare politiche di inclusione sociale, di sostegno alle famiglie, nonch&eacute; alla salvaguardia dei diritti sociali dei propri amministrati. L&rsquo;emendamento n. 9 del Collegato alla Legge di stabilit&agrave; &egrave; finalizzato a difendere la contrattazione di secondo livello realizzata in regione nel settore dei trasporti che la proposta della giunta vuole non inserire come clausola sociale nei nuovi contratti di affidamento dei servizi di trasporto regionale; l&rsquo;ultimo emendamento, il n. 10 del Collegato ha la finalit&agrave; di meglio normare quanto previsto nei bandi Piot della Regione in tema di garanzia a proseguire il progetto da parte di societ&agrave; che, purtroppo, a distanza di circa 4 anni dalla presentazione ufficiale del progetto sono state costrette a modificare l&rsquo;assetto sociale, fermo restando la finalit&agrave;, gli obblighi e la dimensione dell&rsquo;investimento. Un emendamento atto anche ad evitare di perdere risorse comunitarie oltre dare certezza a chi ha avviato progetti che per ragioni da loro indipendenti non sono potuti partire&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dieci&nbsp; emendamenti &ndash; conclude Romaniello – il cui fine principe &egrave; quello di garantire equit&agrave; sociale, certezza del diritto, sostegno alla ripresa e della occupazione fuori da qualsiasi logica corporativa e localistica quindi nell&rsquo;interesse della nostra comunit&agrave;&rdquo;.<br /><br /><br />

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