Con un pacchetto di 15 emendamenti il consigliere regionale Navazio “è pronto a dare il proprio contributo per tentare di far uscire la Regione dall’incredibile di stallo in cui si trova”
“Una serie di emendamenti ad una Finanziaria che arriva oggi in
Consiglio regionale baipassando – spiega Navazio – i tempi necessari che
ci sarebbero dovuti essere per una sana discussione anche in sede di
Commissione. Una pacchetto di emendamenti con un unico comune denominatore:
la razionalizzazione della spesa pubblica soprattutto in un tempo nel quale i costi di
gestione rappresentano una componente da non sottovalutare e dove
risulterà significativo il risparmio economico che ne consegue”.
Oltre agli emendamenti sul diritto allo studio che prevede specifiche
differenziazioni in base alle fasce reddituali sulla tassa universitaria
e quello sull’esenzione del bollo dal 1 gennaio 2013, per le vetture a
basso impatto ambientale, il resto degli emendamenti presentati “si
possono classificare sostanzialmente in due filoni. Il primo – specifica Navazio – sulla
razionalizzazione degli organi delle società a totale partecipazione
della Regione Basilicata ed il secondo sulla razionalizzazione degli
organi dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale. Andando per ordine, negli ultimi anni, la Regione Basilicata ha costituito una serie di società a partecipazione pubblica: Acquedotto
Lucano Spa, Acqua Spa, Sel Spa. A totale partecipazione della Regione.
Attualmente le società sono composte da un Presidente e da un numero di
amministratori che varia da un minimo di due ad massimo di quattro.
Sulla base di questo, tre gli obiettivi che ci si pone di raggiungere attraverso
l’emendamento: il Presidente della Regione, con la maggioranza che lo
sostiene, sia l’unico interlocutore della società a capitale pubblico;
la gestione di un’azienda venga affidata ad un amministratore unico che
risponde all’azionista. Ma, soprattutto, come obiettivo finale, il
risparmio economico di gestione. Il secondo filone di emendamenti – specifica Navazio – riguarda la razionalizzazione del sistema di governance dei Consorzi industriali”.
“Il sistema di governance ha da sempre – sottolinea Navazio – rappresentato un elemento
di criticità. La complessità e l’incertezza del processo decisionale e derivante dal modello gestionale Consiglio d’amministrazione e Presidente e dalla numerosità e composizione dei soci, può risultare poco efficace se non addirittura problematica. Da qui l’esigenza di
prevedere la figura dell’amministratore unico. Capace – spiega Navazio –
di sottrarsi alla defatigante mediazione politica del Cda, recuperando
efficienza ed efficacia gestionale e condividendo gli obiettivi proposti
dalle più generali politiche di sviluppo economico attuate dagli organi
di governo del territorio. Significativo – conclude Navazio – risulterà anche in questo caso il risparmio economico conseguito"".