Si è tenuto al dipartimento lavoro della Regione Basilicata, l’incontro tra le organizzazioni sindacali e gli amministratori straordinari de La Ronda per definire l’accordo sulla proroga di Cassa integrazione straordinaria per un altro anno in attesa della definizione della procedura di cessione dell’azienda all’unico concorrente in gara, Cosmopol. Ne danno notizia Pasquale Paolino e Rocco Della Luna, rispettivamente segretari Filcams Cgil Potenza e UilTucs Potenza. L’accordo è stato regolarmente sottoscritto per 40 unità fra personale tecnico (31) e personale amministrativo (9).
“Un risultato auspicabile – dicono– ma che lascia alcune perplessità per le modalità con le quali si è giunti, attualmente ancora poco chiare rispetto alle intenzioni dell’azienda. Nell’incontro preliminare, di fatto, non si è arrivati alla firma di un unico verbale così come la prassi richiederebbe. Infatti, l’azienda ha sottoscritto due verbali d’accordo differenti, quello presentato da noi e quello presentato separatamente dall’altra sigla sindacale. I due verbali riguardano due elementi differenti: quello sottoscritto da Filcams Cgil e Uiltucs con all’ordine del giorno le problematiche attinenti al Cigs, demanda alle rappresentanti aziendali l’analisi e l’elaborazione delle turnazioni della cassa integrazione straordinaria e dell’organizzazione tendente a una equità nei periodi di cassa integrazione, alla luce delle disparità verificatesi nella cassa integrazione appena conclusa. L’altro, sottoscritto dall’altra sigla sindacale, attiene a problematiche di per sé già normate dal contratto collettivo nazionale del lavoro e quindi superflue. I commissari straordinari ci comunicano verbalmente di voler firmare entrambi i verbali. Qual è la logica che sottende questa decisione? Sembra a tutti i costi voler appoggiare la volontà dell’altra sigla sindacale di rompere l’unità e giungere alla cessione dell’azienda con una divisione forte oltre che tra le sigle sindacali anche tra i lavoratori. Un’ipotesi che troverebbe conferma anche nel diniego alla richiesta di incontro fatta in precedenza dalle scriventi.
Crediamo fortemente che non esistano distinzioni di fronte ai lavoratori, a prescindere dall’organizzazione sindacale di appartenenza – precisano – vanno garantiti e tutelati i diritti di tutti, indistintamente. Sottoscrivere due accordi differenti in questa maniera significa riservare ai lavoratori trattamenti differenti e lasciare appositamente dei margini di manovra ambigui. Chiediamo – concludono i due segretari – che si faccia chiarezza, affinché si possano tutelare i diritti di tutti i lavoratori e arrivare alla cessione dell’azienda in piena trasparenza. Noi crediamo che l’interesse generale dei lavoratori passi necessariamente attraverso un confronto, anche serrato, su tutte le problematiche purché si arrivi a una risoluzione che veda i lavoratori non penalizzati dal passaggio”.
bas 02