Fidapa, nuovo piano per l’infanzia

“C’è un Paese che rischia di soccombere sotto la scure della crisi economica che non trascura nemmeno i più piccoli”. Lo sostiene Lucia Moccia, presidente del distretto Sud-Est della Fidapa a sostegno della campagna nazionale e dell’iniziativa della presidente Nazionale, Giuseppina Seidita. “Il nostro dovere di cittadine e di appartenenza ad un’associazione che pone il rispetto come obiettivo di comportamento e che si distingue per la salvaguardia all’infanzia con la sua Carta dei diritti della Bambina ci spinge a chiedere che venga rimodulato il Piano nazionale dell’Infanzia aggiornandolo secondo le nuove esigenze”.
I dati dell’Istat, d’altronde, parlano chiaro: 1.756 mila minori, ovvero il 22% della popolazione minorenne, vivono in condizione di povertà relativa.
Secondo il rapporto della Commissione sulla povertà e l’esclusione sociale, fra il 2009 e il 2010 registra 650 mila minori compresi nella platea complessiva degli oltre 3 milioni di persone che vivono in condizione di povertà assoluta. La classifica che descrive, infine, il rischio di povertà per i minori di 17 anni nei 24 Paesi dell’Ocse, vede l’Italia al terzultimo posto, prima di Bulgaria e Romania.
“Il rapporto Istat – spiega la presidente nazionale della Fidapa, Giuseppina Seidita – è molto preoccupante, si rende necessario tutelare i diritti civili dei più deboli attraverso l'impegno delle Istituzioni. E noi, in qualità di terzo settore, abbiamo il dovere di sollecitare gli organismi preposti alla tutela dell'infanzia ad assicurare i diritti de bambini ad una adeguata tutela. Mi impegno, quindi, a portare questa istanza a Strasburgo nella Conferenza delle Oing, presso il Consiglio d'Europa, che si terrà dal 24 al 27 gennaio p.v. dove la BPW International gode di uno status partecipativo”.
“Siamo convinte inoltre – conclude Lucia Moccia – che un adeguato sistema sociale ed economico del nostro Paese possa consentire, attraverso reti operative, un migliore approccio al disagio che superi la tradizionale soglia della carità episodica e fornisca ai minori opportunità di crescita e superamento delle difficoltà sostenute da strumenti ad hoc”.
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