Fiat Sata, Napoli: prevenire riduzione occupazione

Per il consigliere regionale del Pdl occorre “investire nella prevenzione, istituto essenziale che questa volta vorremmo vedere attuato per la tutela di posti di lavoro che vanno difesi per il bene della Basilicata”

“Le preoccupazioni che accompagnano la quotidianità di gran parte della popolazione del melfese nello specifico, lucana in senso più generale, in merito al futuro del comparto Fiat – Sata, diventano sempre più motivo di riflessione e di preoccupazione”. A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli secondo il quale “la politica deve battere un colpo per prevenire situazioni legate alla riduzione di occupazione che potrebbero per davvero segnare il collasso della nostra regione”.

A parere del consigliere dell’opposizione “occorre che la Giunta regionale apra un dialogo con la maggiore industria automobilistica italiana, capire quali sono i progetti legati al futuro dell’azienda e, conseguentemente, instaurare una più stretta collaborazione per approfondire le problematiche che legano la Fiat al nostro territorio. In parole povere – aggiunge – non è il caso di attendere lo sviluppo degli eventi senza intervenire. Stiamo parlando, infatti, di un comparto dell’attività produttiva che assorbe un’altissima percentuale di occupazione di cittadini lucani. È in gioco il futuro di svariate famiglie monoreddito che oggi vivono grazie all’insediamento Fiat e al suo indotto”.

“Vorremmo – prosegue Napoli – che non si ripeta più ciò che spesso si è stati costretti a registrare, vale a dire il disinteresse e l’indifferenza quale elemento caratterizzante di un agire politico che nel corso del tempo, come dimostrano le tante questioni aperte, hanno ritardato e frenato lo sviluppo socio economico della nostra regione. Non vorremmo che si ripeta ciò a cui abbiamo assistito in questi giorni in merito alla vicenda petrolio. Non è concepibile che, dopo oltre un decennio di estrazioni, ci si accorga dei danni all’ambiente. La colpa sia chiaro non è del petrolio in quanto tale ma di chi ha consentito le attività estrattive senza essersi dotato di un efficiente sistema di monitoraggio e controllo a garanzia della salvaguardia della salute e dell'ambiente. Da qui – conclude il consigliere – l'importanza di investire nella prevenzione, istituto essenziale che questa volta vorremmo vedere attuato per la tutela di posti di lavoro che vanno difesi per il bene della Basilicata”.

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