Per il presidente della Federazione dei lucani in Svizzera occorre trasformare questi momenti in qualcosa di più concreto
“Apprendo da Basilicatanet dell'ottava edizione della festa dell'emigrante che si svolgerà oggi 17 e domani 18 agosto a Lagonegro. Una notizia che mi offre la possibilità di fare un po’ il resoconto degli eventi in materia d'emigrazione che si sono tenuti sul territorio regionale. Il fatto che si dia agio a mo-menti conviviali tra residenti e concittadini che giungono da fuori é sicuramente un momento d'aggregazione molto importante, però il momento non si traduca solo in una forma di facciata, ma anche in fatti concreti”. Ad affermarlo il presidente della Federazione dei lucani in Svizzera, Giuseppe Ticchio, per il quale occorre compiere una riflessione su alcuni aspetti.<br /><br />“Per esempio – si chiede il Presidente della Federazione – quanti di questi Comuni che hanno orga-nizzato la o le giornate in onore dei concittadini emigranti hanno considerato la nostra casa che teniamo a disposizione per le ferie, come prima casa in materia di IMU? Quanti di questi Comuni hanno adottato l'agevolazione della Tarsu in attesa della Tares? Quanti di questi Comuni hanno a-bitazioni da mettere a disposizioni per i propri concittadini di terza, quarta o quinta generazione che voglio visitare e conoscere i luoghi dei propri avi, naturalmente dietro compensi di spese? Quanti con attività produttive di questi Comuni anziché agevolare la venuta del proprio concitta-dino turista o il turista in senso lato, lo tartassano con prezzi gonfiati, con il benestare delle autori-tà cittadine? Potrei continuare ma, mi fermo qui”.<br /><br />“Con questa riflessione – é mia intenzione evidenziare, va benissimo questo momento aggregativo, ma nello stesso tempo bisogna creare le condizioni appena elencate per rendere il soggiorno di ognuno di noi utile ed attraente e le ricadute economiche per queste realtà non mancheranno. Ai posteri l'ardua sentenza”.<br /><br />