Saranno invece razionalizzati i servizi per garantire maggiore sicurezza e diritti alla salute ai cittadini lucani
L'assessore regionale alle Politiche della Persona Flavia Franconi ha parlato della fase di sperimentazione per unire sanità, ambiti sociali e distretti sanitari che dovranno combaciare. Per la sanità non abbiamo buchi di bilancio. Non tutti sanno che il 22 agosto scorso il Consiglio dei Ministri ha concesso 38 milioni di premialità alla Basilicata, possiamo stare tranquilli anche quest'anno. La medicina è cambiata. Non si possono fare ospedali fotocopia, dove tutti hanno gli stessi reparti e tutti hanno le stesse tecnologie. Non sarebbero neppure sicuri. Il nostro compito é quello di garantire il diritto alla salute in una condizione di sicurezza a tutti i lucani. Perciò è fuorviante affrontare il problema scegliendo se chiudere o tenere aperto questo o quell'ospedale. Meglio parlare di riordino di tutto il sistema. Non chiuderemo ospedali, riformeremo i servizi, potenzieremo l'emergenza-urgenza, potenzieremo il sevizio di elisoccorso. Due elicotteri sono sufficienti e dal prossimo 9 settembre assicureranno il servizio anche nelle ore notturne, compatibilmente con le condizioni atmosferiche. Ai sindaci chiederemo di mettere a disposizione i campi sportivi. Acquisteremo nuove ambulanze e concentreremo i soccorsi nelle strutture attrezzate per assicurare al meglio l'emergenza-urgenza. Sono questi alcuni aspetti del riordino della sanità lucana, che deve tener conto anche del welfare. Giovedì prossimo incontreremo Comuni e Aziende sanitarie per discutere come spendere i fondi europei per il sociale. Altro obiettivo sarà quello della costituzione del fascicolo sociale, insieme a quello sanitario. Insomma cercheremo di continuare ad usare buone pratiche ore garantire migliore qualità della vita ai cittadini della Basilicata.