“Il presidente di Confagricoltura Rago torna a guerreggiare con l’Ara di Basilicata con un nuovo comunicato stampa diffuso il 10-9-2015 sul portale regionale Basilicatanet e nei giorni successivi sui giornali. “Rago2, la vendetta”…verrebbe da scherzarci su a giudicare dai reiterati toni astiosi.
Ma per rispetto degli allevatori lucani e dei cittadini che leggono ci tocca puntualizzare ancora una volta per evitare che la nostra pacatezza venga scambiata per aquiescenza ad argomentazioni risibili e pretestuose”. Così la replica del presidente dell’Ara, Palmino Ferramosca.
“Dispiace (lo avevamo già scritto nella nostra precedente nota sempre in risposta ad un attacco virulento di Rago) che a farsene carico sia il responsabile di una importante associazione come Confagricoltura che sembra essere tornato indietro nel tempo ed aver mutuato toni da “crociata” contro questa organizzazione. Ma spieghi Rago: se non è “indotto” da alcuno come mai questo riferirsi con tanta passionalità alle precedenti gestioni dell’Ara (quando era Apa)? Come diceva un illustre politico, ora scomparso: “a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” e a noi pare di averci visto giusto, purtroppo”.
“Per quanto riguarda, poi, – sottolinea il presidente dell’Ara – la correttezza e la efficacia della azione e della gestione di questa associazione (sia rispetto agli allevatori che ai suoi dipendenti) Rago stia sereno, parlano i fatti e gli atti, tutti pubblici come sempre. Non ci siamo mai permessi di indicare a chicchessia la composizione delle proprie delegazioni, ma è evidente che se si vuole colloquiare positivamente con qualcuno non si manda chi con quel qualcuno è in “guerra santa”. Vogliamo, comunque, cogliere positivamente l’auspicio finale della nota di Rago (“Certo di poter incontrare il presidente Ferramosca, auguro a lui ed alla struttura che presiede mille fortune, consapevole che le stesse, un po’ dipenderanno dalla voglia che tutti noi avremo, nel rimetterci fuori da polemiche…”), assicurandolo che il presidente dell’ARA è disponibile ad incontrarlo quando vuole.
Meglio ancora se si darà per davvero seguito al proposito di “mettersi fuori da polemiche”.
Ecco, a noi le polemiche –lo ribadiamo- non piacciono. Non ne abbiamo mai provocata una. E non ci fa certo piacere quando ci tocca reagire a quelle orchestrate a nostro danno.
Preferiamo concentrarci a lavorare nell’interesse della zootecnia lucana, obiettivo che – conclude Ferramosca – dovrebbe essere condiviso anche da organizzazioni come quella presieduta da Rago”.
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