Sul sito ufficiale del Comune di Melfi è stata pubblicata una richiesta di aumento della quantità di rifiuti urbani da smaltire presso l’inceneritore Fenice che vorrebbe bruciare 3.000 tonnellate in più all’anno. A renderlo noto in un comunicato stampa il presidente del comitato “Diritto alla salute” di Lavello, Nicola Abbiuso. “Una richiesta – fa sapere il comitato – che per quanto ci riguarda, è “anomala” e decisamente fuori luogo. Perché chiedere di bruciare una maggiore quantità di rifiuti solidi urbani se la tendenza dei comuni è verso la riduzione? Con quale criterio si stabilisce una quantità se ancora non c’è un nuovo piano regionale dei rifiuti? Una richiesta che di fatto “snobba” completamente quanto stabilito dall’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata della Regione Basilicata dove si confermano le quantità di 30.000 tonnellate l'anno per i rifiuti urbani e 35.000 tonnellate l'anno per i rifiuti industriali pericolosi. Il sito di San Nicola di Melfi è in sicurezza oppure no? Viene rispettato l'articolo 240 del Decreto legislativo 152 del 2006? Quali sono i livelli di diossina presenti nell’ambiente circostante? Qualcuno, a partire dagli assessori regionali Aldo Berlinguer e Flavia Franconi, fino ai sindaci dei comuni di Melfi e Lavello, dia una risposta.
bas 02