Fenice, Mazzeo: la priorità è la salvaguardia della salute

Il un articolo inviato alla stampa il vicepresidente del Consiglio regionale torna a chiedere che la questione dell’inceneritore venga affrontata con la massima responsabilità ed obiettività

“E’ un dovere affrontare la questione Fenice con la massima responsabilità ed obiettività, da parte di tutti i soggetti che ne hanno competenza, diretta ed indiretta, evitando assolutamente di minimizzare gli effetti nefasti prodotti dagli inquinanti di vario genere sul territorio e sulle popolazioni”. E’ quanto scrive il vicepresidente del Consiglio regionale Enrico Mazzeo Cicchetti in un articolo inviato oggi alla stampa.

“Nonostante le numerose prese di posizioni – afferma l’esponente politico – il forno dell’inceneritore Fenice continua a funzionare bruciando rifiuti, alcuni dei quali di non chiara natura e provenienza, così come denunciato da più parti. Pertanto continua ad inquinare le falde. Gli ultimi dati dell’Arpab sono allarmanti relativamente alle tracce inquinanti rilevate nelle falde acquifere vicine al termovalorizzatore. Sono state rilevate, infatti, tracce di nichel e manganese notevolmente superiori al valore massimo consentito e non sono state adeguatamente approfondite le modalità dell’inquinamento”.

Mazzeo contesta, inoltre, “le assicurazioni, fuori luogo, dell’assessore all’Ambiente e Territorio Agatino Mancusi che ad una mia interrogazione, lo scorso mese di giugno, rispose che non risultava dall’impianto Fenice il rilascio nel suolo, sottosuolo acque superficiali e sotterranee di alcun refluo inquinante. Noi siamo un Paese in cui le ‘carte in regola’, alcune incertezze sui dati hanno aperto la strada, a distanza, a gravi danni alle persone ed all’ambiente. Seveso, Icmesa, Ilva di Taranto, Marlane di Praia, avrebbero dovuto insegnarci molte cose per i danni prodotti. La priorità per il centrosinistra rimane la salvaguardia concreta della salute dei cittadini”.

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