Fenice, Leggieri e Romaniello: precarie condizioni di lavoro

Comunicato stampa congiunto dei consiglieri regionali Gianni Leggieri del M5s e Giannino Romaniello del Gruppo misto in merito al grave incidente accaduto questa mattina presso la Fenice di San Nicola di Melfi

&ldquo;Aumenta la tensione presso lo stabilimento Fenice di San Nicola di Melfi dopo lo sciopero di ieri indetto dalle rappresentanze sindacali per protestare contro le politiche aziendali e la decisione di procedere al licenziamento di sei operai&rdquo;. E&rsquo; quanto affermano in un comunicato congiunto i consiglieri regionali Leggieri (M5s) e Romaniello (Gm) che proseguono: il braccio di ferro tra lavoratori e azienda va avanti ormai da molti mesi, con posizioni che sembrano inconciliabili soprattutto per la posizione assunta dai vertici aziendali di completa chiusura&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I lavoratori &ndash; aggiungono i consiglieri – da tempo lamentano le condizioni pericolose in cui sono costretti a lavorare e la mancanza di ascolto da parte dell&rsquo;azienda, preoccupata quest&rsquo;ultima solamente ad avere meno restrizioni da parte della Regione Basilicata. Numerosi sono stati gli incidenti che si sono verificati all&rsquo;interno dello stabilimento, tutti episodi regolarmente denunciati dai sindacati e dai lavoratori e portati finanche all&rsquo;attenzione della magistratura potentina che stranamente non sembra procedere in alcun modo. Proprio questa &ndash; sottolineano Leggieri e Romaniello – &egrave; la grande denuncia dei lavoratori che sentono di essere stati ormai abbandonati da tutti, dall&rsquo;azienda che scarica la presunta crisi economica interamente su di loro, dalla politica che stenta a far sentire la propria presenza e dalle istituzioni chiamate pi&ugrave; volte a vigilare e rimaste sorde ad ogni appello&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In questo clima &ndash; riferiscono Leggieri e Romaniello – si inserisce l&rsquo;episodio deplorevole accaduto questa mattina che ha visto l&rsquo;aggressione di un lavoratore da parte di un suo superiore per motivi ancora da chiarire. Il lavoratore, colpito da un forte stato di agitazione a causa dell&rsquo; &lsquo;aggressione&rsquo; subita ha avuto un malore, ma nessuno dell&rsquo;azienda si &egrave; preoccupato di intervenire per chiedere l&rsquo;intervento del 118. I soccorsi sono stati, invece, allertati da un collega, rappresentante sindacale, al momento neppure in servizio, avvisato prontamente. Il mal capitato &egrave; stato immediatamente ricoverato presso l&rsquo;Ospedale di Melfi dove &egrave; stato sottoposto alle cure del caso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Si tratta di un fatto gravissimo &ndash; denunciano Leggieri e Romaniello – che non pu&ograve; e non deve accadere in un Paese che dice di essere civile e rispetto al quale si rende doveroso ogni opportuno accertamento da parte delle autorit&agrave;&nbsp; a ci&ograve; preposte al fine di individuare responsabilit&agrave; eventuali. Non si pu&ograve; permettere che tutto ci&ograve; passi sotto silenzio. Occorre che la magistratura faccia sentire la propria presenza e si attivi immediatamente per chiarire tutte le questioni, vecchie e nuove. Qualcuno pensa di poter &lsquo;giocare&rsquo; con la vita delle persone e di rimanere impunito e questo &egrave; un fatto assolutamente inconcepibile&rdquo;.

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