Fenice, interrogazione Pedicini (M5S) a Commissione europea

In merito al termodistruttore Fenice di San Nicola di Melfi il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini ha presentato un'altra e ancora più circostanziata interrogazione parlamentare in cui chiede alla Commissione europea di verificare se le autorità italiane competenti stanno adottando tutte le misure appropriate per salvaguardare l'ambiente e la salute dei cittadini in relazione all'inquinamento delle falde acquifere e al rispetto di quattro direttive europee. "Le prime denunce sull'inquinamento prodotto da Fenice – spiega Pedicini nell'interrogazione -, risalgono al 2009 quando la stessa società proprietaria del termodistruttore rese noto agli enti territoriali la presenza di una contaminazione nelle acque di falda presenti nell'area. Nonostante la successiva realizzazione di una barriera idraulica costituita da 28 pozzi di drenaggio delle acque di falda, l'inquinamento non è cessato. La conferma – sottolinea il portavoce del M5s – è arrivata nei mesi scorsi, quando l'Arpa Basilicata ha comunicato i dati relativi ad un monitoraggio delle acque sotterranee presenti nei pressi del termovalorizzatore e ha verificato che ci sono stati ben 247 sforamenti dei valori limite relativamente a varie sostanze inquinanti tra le quali ferro, nichel, mercurio, manganese e nitriti. Inoltre, – precisa Pedicini – non è accaduto nulla, dopo la bocciatura nel 2012 da parte della Conferenza dei servizi del piano di bonifica presentato da Fenice. Da allora, tutto è fermo e non si è ancora provveduto a predisporre un nuovo piano per il risanamento dell'area. "E' una situazione assurda e preoccupante – evidenzia l'esponente pentastellato -. Nonostante il termodistruttore Fenice funzioni da anni e ci siano prove inconfutabili che produce seri danni all'ambiente e ai cittadini residenti in quei territori, gli organi competenti e chi copre cariche politiche e amministrative sul piano locale, regionale e nazionale, non sono intervenuti adeguatamente e, quando, a fasi alterne, lo hanno fatto, hanno agito troppo timidamente, in modo confuso e inappropriato. Per queste ragioni, noi del M5s, che siamo all'opposizione, – conclude Pedicini – non ci fermeremo e continueremo a fare denunce e interrogazioni parlamentari con sempre maggiore impegno".

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