"La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) fa sapere in una nota che lo scorso 23 luglio è stata presentata presso il comune di Melfi richiesta da parte di Fenice Ambiente srl per l'aumento del quantitativo di rifiuti bruciabili nel forno a griglia dell'impianto di San Nicola di Melfi. Le tonnellate totali salirebbero a 33.000 a fronte delle attuali 30.000. Ricordiamo che il forno a griglia è destinato a bruciare i rifiuti solidi urbani o assimilabili, mentre l'altro forno è destinato ai rifiuti speciali”. Secondo la Ola “la richiesta presentata dalla società che gestisce l'impianto di San Nicola di Melfi appare assolutamente ingiustificabile anche alla luce degli ultimi dati pubblicati da Arpab sui campionamenti delle falde acquifere relativi al mese di maggio 2014, risultati dai quali si evidenzia, ancora una volta, il superamento dei limiti previsti dalla legge per molte delle sostanze analizzate. Sorgono molti interrogativi e altrettanti dubbi in merito alla richiesta avanzata da Fenice Ambiente. In primo luogo, – si chiede la Ola – quale legittimazione può essere riconosciuta ad una richiesta avanzata da una società che da anni sta inquinando con la sua attività le falde acquifere di un'intera area vocata all'agricoltura e che non sta producendo alcun risultato tangibile dalle paventate iniziative di bonifica e controllo degli inquinanti emessi? In secondo luogo, quale legittimazione ha ad operare sul suolo lucano una società che ha presentato ricorso al Tar contro, a loro dire, i limiti troppo stringenti imposti dall'AIA rilasciata solo qualche mese fa?”