Fenice, Bolognetti (Radicali): tutelare salute pubblica

“Lo sapevo, l’ho detto, l’ho ripetuto come un mantra. Eppure, nel leggere che i signori della monnezza della Edf hanno inquinato le matrici ambientali del vulture-melfese, la falda acquifera fin dal 2002, monta l’angoscia e l’indignazione”. Lo dichiara in una nota Maurizio Bolognetti, della Direzione nazionale dei Radicali Italiani, commentando la pubblicazione dei dati, sul sito Arpab, relativi al monitoraggio ambientale dell’inceneritore Fenice che hanno evidenziato valori superiori ai limiti di legge.
Secondo Bolognetti i dati dimostrano che l’inquinamento è stato continuo per molti anni, da subito dopo l’avvio dell’attività. L’esponente dei Radicali chiama in causa l’Arpab, le istituzioni preposte al controllo, la politica, e denuncia che nell’impianto si continuano a bruciare Rsu e rifiuti speciali e pericolosi.

“Lo confesso, – sottolinea Bolognetti – a questo punto mi aspetto dalle istituzioni lucane e in primis dal governatore Vito De Filippo uno scatto di reni. La “ricreazione” è finita e deve finalmente prevalere il senso dello Stato, della difesa della Res pubblica.
Ai sindaci del Vulture, invece, voglio ricordare che un qualche margine è loro concesso dagli articoli 50 e 54 del D.LGS 267/2000.
Abbiamo davvero bisogno che qualcuno torni a governare il nostro territorio. Abbiamo bisogno che qualcuno si decida a far rispettare le regole. Ora, subito, è necessario anteporre la tutela della salute pubblica e dell’ambiente ad interessi altri. Perché non è stata una pagina edificante quella scritta fino ad oggi e si è scherzato fin troppo sulla salute dei cittadini lucani. Fare il “profeta di sventure” può essere sgradevole, ma, ahimè, ogni giorno andiamo sempre più convincendoci che quanto affermato da Marco Pannella è assolutamente vero: “La strage di legalità ha sempre per corollario, nella storia, la strage di popoli”.

BAS 05

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