“I rilievi mossi dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti e i Lavori Pubblici in merito alla procedura adottata dalla Regione Basilicata e dall’Eipli sulla nomina del responsabile di procedimento e del Presidente della commissione aggiudicatrice dei lavori del distretto irriguo G (Schema Idrico Basento–Bradano- Marascione) sono motivo di ulteriore allarme tra i sindacati dei lavoratori edili che, dopo i recenti adempimenti della Giunta Regionale e la proroga concessa all’Eipli e le iniziative di mobilitazione, erano convinti che i lavori potessero partire rapidamente”. E’ il commento del segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma, sottolineando che “si sono persi già troppi anni per intralci burocratici, questioni procedurali, scontri di competenze, ritardi nell’erogazione di finanziamenti pubblici, che oggi per l’opera irrigua ammontano a circa 85 milioni di euro, e soprattutto la loro concreta disponibilità”. “La cronistoria dell’opera, attesa dal mondo agricolo del Vulture-Alto Bradano per i risvolti produttivi, in quanto il sistema idrico regionale crescerà da 80.000 a 100.000 ettari irrigui, come dai lavoratori edili lucani – sottolinea – ne fa uno dei casi più clamorosi di “grande incompiuta” del nostro Paese. Per Palma la fine dei lavori prevista a maggio 2015 secondo l’ultimo cronoprogramma del Ministro Infrastrutture suona come l’ennesimo annuncio e pertanto se non si vogliono tradire le aspettative di agricoltori e lavoratori bisogna agire in fretta”.
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