Feneal-Uil, serve un piano manutenzione del territorio

“Con le immagini ancora in mente del “viadotto Calciano 2“ sulla Basentana spezzata in due e delle distruzioni provocate nel Metapontino dall’alluvione nei primi giorni di marzo, sempre in attesa che i cittadini danneggiati ricevano indennizzi ed aiuti per la ripresa produttiva, di fronte alle devastazioni che il maltempo ha provocato in Liguria e Toscana, noi non ci rassegniamo a quella che è diventata l’unica politica di manutenzione del territorio, vale a dire incrociare le dita”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma.
“Basta con questa impotenza – aggiunge – serve un piano decennale di manutenzione del territorio. Un piano nazionale e pluriennale di risistemazione del territorio, con specifici interventi sui territori, va deciso, andando oltre lo scontro politico, e va dotato di risorse vere. La Feneal-Uil lo sostiene da tempo ma ora sembra davvero giunto il momento di decidere e di tornare a progettare interventi seri, altrimenti saremo costretti come sempre a rincorrere le emergenze.
Il piano straordinario di manutenzione del territorio che abbiamo proposto – continua – si basa essenzialmente su nuove tecnologie moderne di lavori pubblici e apre il fronte occupazionale anche a nuove figure professionali di cui i nostri cantieri hanno assoluto bisogno, costruendo un sistema di cooperazione tra pubbliche amministrazioni, imprese, università, centri di ricerca e scuole di alta formazione. Come sindacato dei lavoratori edili siamo convinti che è necessaria una particolare attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni come di progettisti e tecnici incaricati per i lavori che dovranno essere eseguiti a breve, medio e lungo termine sulla viabilità e per la manutenzione dei fiumi che non può ridursi al Progetto Vie Blu. In proposito le Scuole Edili come gli Enti di formazione, in attività a Potenza e a Matera, su iniziativa congiunta Ance-sindacati hanno un ruolo fondamentale da svolgere. Ma dal Governo – conclude Palma – devono arrivare risposte responsabili perché non è ulteriormente tollerabile la situazione del Metapontino dove dopo una previsione finanziaria, assai irrisoria, di 7 milioni di euro, a cui si aggiungeranno fondi regionali, a distanza di otto mesi è tutto fermo, mentre la stagione delle piogge dovrebbe vederci ancora una volta incrociare le dita”.
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