Feneal-Uil: in Basilicata circa 80mila abitazioni da ristrutturare

“In Basilicata, sulla base del 14esimo censimento Istat, ci sono 79.115 abitazioni da ristrutturare che rappresentano il 27,9% dell’intero patrimonio immobiliare privato, una percentuale tra le più alte in Italia. Da qui può riprendere il rilancio del comparto delle costruzioni”. E’ quanto sostiene il segretario regionale della Feneal-Uil Basilicata Domenico Palma ricordando che “grandi aspettative aveva sollevato l’emendamento alla Finanziaria Regionale 2012, non a caso ribattezzato “emendamento Feneal”, presentato dal capogruppo IdV Benedetto, riguardante l’istituzione di un Fondo per la ristrutturazione-adeguamento di opere di edilizia privata, quale primo segnale politico di accoglimento dell’appello che, insieme agli altri sindacati confederali di categoria e alle organizzazioni imprenditoriali, abbiamo lanciato attraverso l’assemblea degli Stati Generali delle Costruzioni di Basilicata di fine 2011”.
“L’istituzione di un Fondo di Rotazione per attivare mutui a favore di condominii che hanno necessità di lavori di ristrutturazione ed adeguamento, con lo stesso meccanismo del Fondo di Rotazione che esiste in agricoltura, e quindi alimentato nel nostro caso dagli stessi cittadini che restituiranno il mutuo a tasso agevolato – sottolinea il dirigente sindacale – ha il doppio beneficio per i proprietari di case da ristrutturare e per imprese ed operai edili. Tanto più che il rapporto dell’Aitec (Associazione che riunisce 71 tra i principali produttori di cemento) annuncia tre anni di stop nel Paese per le nuove costruzioni”.
Secondo Palma “un positivo passo in avanti è avvenuto ieri con l’audizione in Terza Commissione dei responsabili dell’Istituto nazionale di Urbanistica e quelli dell’Associazione nazionale dei costruttori edili in merito al disegno di legge n. 40 del 2011 concernente le modifiche in materia di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia, nonché la tutela, il governo e l’uso del territorio, le procedure per l’approvazione degli strumenti attuativi in variante agli strumenti urbanistici generali. Come hanno avuto modo di ribadire i presidenti dell’Inu di Matera e di Potenza, Rota e Lo Giudice e quello regionale dell’Ance Giuzio, se non si mette mano alla revisione delle normative urbanistiche ed edilizie – afferma Palma – da una parte la burocrazia e dall’altra la carenza di strumenti adeguati non consentiranno l’apertura nemmeno di un cantiere edile. I problemi storici che attanagliano l’urbanistica si risolvono solo con l’approvazione di una legge di principi sul governo del territorio. A questo va aggiunto che sembra del tutto assente la consapevolezza dei rischi che, legiferare sulla materia, comporta nei confronti del paesaggio, dell’ambiente in generale, della qualità urbana, della sicurezza geologica e sismica degli insediamenti”.
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