Fenasp su strutture sanitarie private

"Ad oltre un mese di distanza dal primo tavolo tecnico della giunta Pittella, tenutosi il 17 settembre u.s. al Dipartimento Salute della Regione, non registriamo alcun segnale nella direzione che unitariamente le associazioni di categoria delle strutture sanitarie private accreditate, hanno indicato per affrontare prima di tutto la situazione di emergenza che riguarda quei centri che stanno erogando assistenza non retribuita. Il direttore generale Donato Pafundi con il presidente della IV commissione Dott. Bradascio si erano impegnati ad un approfondimento che avrebbero consegnato al Presidente Pittella e all’assessore Franconi per individuare una soluzione immediata. Finora nulla è accaduto!"
Lo sostiene FeNASP Basilicata in una nota a firma della presidente Antonia Losacco.
"Abbiamo dato ampiamente prova di responsabilità, decidendo di non sospendere l’erogazione di prestazioni e servizi ai cittadini, come pure avevamo annunciato nelle lettere inviate a fine agosto al Presidente Pittella e all’Assessore alla Sanità Franconi,  comunicando la determinazione degli associati FeNASP Basilicata a chiudere le strutture al raggiungimento del tetto contrattualizzato. Ma – si aggiunge nella nota – il nostro ulteriore sacrificio non ha trovato alcun riconoscimento, al di là dell’impegno generico a un lavoro propedeutico per la revisione dell’attuale sistema di determinazione del fabbisogno  e dei tetti di spesa delle strutture sanitarie private accreditate.
Per il proseguimento dell’attività delle nostre strutture è ovvio che non possiamo accontentarci di una tempistica indefinita e di tentativi semplicemente annunciati per la soluzione delle problematiche.
Si rende improrogabile una deliberazione immediata per superare l'emergenza in atto, al fine di evitare la sospensione dei servizi perché l'utenza rimarrebbe priva di assistenza in quanto il pubblico non è in grado di sopperire a questa necessità.
Pertanto, richiediamo una risposta esaustiva ed immediata da parte dell'assessore Franconi".

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