La marcia per il voro, un popolo che si è messo in cammino verso il cambiamento non solo annunciato ma voluto con forza. Dicono 10.000, di certo tanti: donne, uomini, famiglie, giovani e pensionati che hanno voluto incamminarsi con il sindacato verso un futuro fatto di scelte e non di rinvii. “Ieri abbiamo respirato il profumo autentico ed inconfondibile della partecipazione e della democrazia, ha dichiarato Carmine Lombardi della Feneal Uil di Basilicata. Dopo i 100.000 di Scanzano j. faccio fatica a ricordare un tale fiume di gente con delegazioni proventienti da tutta la regione: da Pescopagano a Bernalda, da Melfi a Lauria tutti per sancire un cambio di rotta non più rinviabile.”“Il settore delle costruzioni, ha aggiunto Lombardi, ha aderito a questa straordinaria occasione di partecipazione per chiedere alle istitituzioni: Anas, Regione e Governo nazionale di sbloccare le tante opere appaltate e non cantierizzate nella nostra regione. Tito –Brienza, Distretto G, Ospedale di Lagonegro, Potenza – Melfi, Bradanica, Basentana, circa 500 milioni edi euro troppo spesso solo annunciati ma tardano ad aprirsi i cantieri.”“Sono circa 6000, ha proseguito il respondabile di Potenza della Feneal-Uil, i lavoratori che hanno perso occupazione dal 2008 ad oggi. L’apertura di questi cantieri darebbe risposte tanto ai territori che hanno bisogno di queste infrastrutture quanto a questi lavoratori che da troppo tempo sono alla ricerca di una occupazione”.“Queste motivazioni, ha concluso Lombardi, ci hanno spinto a marciare, perchè il lavoro rappresenta il completamento di un individuo e come diceva il celebre scrittore J. Conrad: il lavoro non mi piace, non piace a nessuno, ma a me piace quello che c'è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi.” bas 03