Federconsumatori: non si giustificano tagli di Poste Italiane

In una nota, la Federconsumatori Basilicata esprime "soddisfazione per la partecipazione alla riunione dello scorso venerdì, indetta dall’amministrazione del comune di Bella, riguardante i disservizi postali che perdurano, ormai da tempo, anche in altri comuni lucani.
Molte segnalazioni ricevute da parte dei cittadini – dice la Federconsumatori – si sono riferite alle interminabili file davanti agli sportelli per carenza di personale, altre hanno riguardato sovente bollette pervenute in immane ritardo, comportando per i cittadini il rischio di more a causa della totale assenza di timbri postali di spedizione e arrivo.
Da quell’incontro è scaturita un’importante riflessione. Poste italiane nel 2012 ha dichiarato un utile netto di 1 miliardo e 32 milioni di euro (fonte Il Sole 24 Ore) , un bilancio più che brillante. A questo punto è lecito chiedersi: come può un’azienda così in buona salute privare i cittadini di servizi basilari come questi? Non si può pensare di soppiantare completamente i servizi agli sportelli con quelli on line o di investire risorse umane ed economiche solo in favore di settori finanziari ed assicurativi, perché in questo modo si smantella di sana pianta un Servizio universale di cui, per giunta, Poste Italiane si professa fornitore.
Non bisogna dimenticare inoltre che Poste italiane, nonostante sia una società per azioni, deve tenere in grande considerazione il contributo dello Stato ed in particolare quello dato dal Mise a garanzia della corretta erogazione del bonus idrocarburi, per altro non sempre riuscita come ci si sarebbe aspettati. Pensare principalmente al ricavo di utili non deve significare di conseguenza abbandono di servizi sociali, per questo la Federconsumatori Basilicata ritiene necessario che il legislatore regionale adotti una legge a favore dei piccoli comuni per tutelare le realtà locali più svantaggiate".

bas 07

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