Federchimica, assegnato il Premio Squinzi 2025

Il riconoscimento è andato alla tesi della dott.ssa Veronica Pasquariello, laureata in Scienze Chimiche all’Università degli Studi della Basilicata. Lo studio rientra nella ricerca delle tecniche sostenibili per la tutela ambientale e la riduzione dell’inquinamento delle acque

Tra le tesi di laurea magistrali premiate da Federchimica con il Premio Giorgio Squinzi 2025 vi è il lavoro della dott.ssa Veronica Pasquariello dal titolo “Degradazione elettrochimica della venlafaxina e identificazione dei prodotti di trasformazione mediante LC-MS”.

La tesi – svolta presso l’Università degli Studi della Basilicata, sotto la supervisione della professoressa Rosanna Ciriello – ha avuto come obiettivo lo sviluppo di una tecnica elettrochimica avanzata di ossidazione per la degradazione della venlafaxina, un antidepressivo che, una volta immesso nelle acque reflue, può provocare effetti potenzialmente tossici sugli organismi acquatici.

Lo studio rientra nella ricerca delle tecniche sostenibili per la tutela ambientale e la riduzione dell’inquinamento delle acque, con particolare attenzione allo sviluppo di metodologie applicabili su scala industriale.

Il Premio Giorgio Squinzi, istituito da Federchimica in memoria del chimico e imprenditore Giorgio Squinzi, fondatore del Gruppo Mapei e già Presidente di Confindustria e di Federchimica, intende valorizzare l’impegno dei giovani ricercatori e promuovere il ruolo della ricerca scientifica come motore di innovazione per l’industria chimica e per l’intero sistema produttivo.

La cerimonia di premiazione si terrà il 15 dicembre 2025 in occasione del Consiglio Generale di Federchimica, nel corso di un evento online durante il quale sarà proiettato un video dedicato ai vincitori e alle loro testimonianze.

Il riconoscimento conferma l’importanza della ricerca universitaria come strumento di crescita e di partecipazione attiva alla costruzione di un futuro più sostenibile, in linea con i valori promossi da Federchimica nel sostegno ai giovani e nella diffusione della chimica come scienza utile alla vita e al progresso industriale.

 

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