Fedart fidi: con le imprese artigiane e le pmi

Il credit crunch concentrato sulle piccole imprese, che rappresentano la stragrande maggioranza del tessuto produttivo lucano e dell'intero Paese, rappresenta il vero grave problema per il sistema Paese. Dai dati della Ricerca sullo stato del credito, presentata da Fedart Fidi, il 2013 evidenzia una chiara contrazione dei finanziamenti bancari che beneficiano della garanzia dei Confidi, solo in parte compensata da un impegno più elevato dei Confidi, che per la prima volta negli ultimi anni aumentano la quota di garanzia rilasciata.
Secondo il Presidente di Fedart Fidi Adelio Ferrari: "Occorre massimizzare e razionalizzare l'architettura del sistema di garanzie. Auspichiamo una riflessione non legata all'urgenza, portata avanti solo a colpi di emendamenti, ma una riforma strutturale e condivisa tra tutti i soggetti interessati. Da parte loro le banche, dichiarano di volersi impegnare nella valorizzazione dei Confidi e riconoscono l'importanza di un accesso congiunto al Fondo Centrale di Garanzia".
"Il dato più preoccupante- afferma il direttore di Fedart Fidi Leonardo Nafissi- è la contrazione dei finanziamenti alle imprese artigiane garantiti dai Confidi.Il nostro auspicio è che la Ricerca annuale sia un valido punto di riferimento e uno spunto di riflessione per quanti, a iniziare dalle Istituzioni pubbliche, siano interessati ad analizzare il fenomeno dell'accesso al credito in Italia e ad aprire una nuova fase di sostegno alle imprese di minori dimensioni. La sfida è quella di intercettare le loro nuove e innovative esigenze e fornire le migliori risposte. Noi ci stiamo provando".
"Risulta oggi fondamentale – evidenzia Antonio Miele, presidente Confartigianato e di Rete Imprese Italia Potenza – che il decisore pubblico definisca una gamma strutturata di interventi tesi a creare le condizioni per un più agevole accesso al credito delle imprese di minori dimensioni. In tal senso la Legge di Stabilità può rappresentare un importante veicolo per attuare misure di sostegno orientate nella direzione auspicata. Un ruolo centrale dovrebbe poi essere affidato al sistema dei CONFIDI, in sintonia con le Confederazioni (per noi Confartigianato Imprese, Cna e Casartigiani), in ragione dell'azione mutualistica e del principio di sussidiarietà che ne orienta l'attività".Il sistema dei Confidi si è costantemente impegnato al fine di alleviare le gravi difficoltà che le PMI incontrano: ne è testimonianza il fatto che in quest'ultima fase della crisi i Confidi stessi sono stati contagiati e adesso avvertono inequivocabili segnali di difficoltà. A tal proposito – ribadisce il presidente di Confartigianato – occorre elaborare una vera e propria politica economica della garanzia, in grado di potenziare la sinergia tra soggetti pubblici e privati, di ottimizzare l'impiego delle sempre più limitate risorse destinate a questa tipologia di interventi, di rendere più efficaci ed efficienti gli strumenti di intervento disponibili. Il nostro sistema – conclude Miele – si trova di fronte a nuove importanti sfide, decisive per poter continuare a svolgere con efficacia questa nostra mission a fianco delle imprese artigiane e di tutte le piccole medie imprese".

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