FCA Melfi, stabilimento e nuova sfida internazionale

Alla fine del 2012, Fiat ha annunciato una nuova strategia per contrastare gli effetti della crisi in Europa, puntando sui marchi premium, e, allo stesso tempo, usando gli stabilimenti in Italia come base di produzione dedicata a veicoli destinati ai mercati di tutto il mondo.
Il progetto relativo a Melfi ha previsto una profonda ristrutturazione dell’impianto per installare la nuova piattaforma Small Wide, una delle tre architetture-chiave per FCA, creata per tutti i futuri modelli di segmento B e B-UV del gruppo. Si tratta di una piattaforma modulare, che può essere facilmente adattata per costruire vetture di dimensioni anche maggiori. E’ già stata impostata con contenuti di prodotto che rispondono anche alle normative americane, in modo da esportare i veicoli senza ulteriori adattamenti.
A Melfi sono stati assegnati due modelli totalmente nuovi: la Jeep Renegade, che appartiene ad un segmento di mercato in cui il marchio non era presente ed è destinata ai mercati di tutto il mondo; la Fiat 500 X, che si inserisce in una fascia di mercato in forte espansione in Europa.
I lavori di ristrutturazione
Iniziati a dicembre 2012, hanno coinvolto tutti i reparti dello stabilimento.
Stampaggio lamiera: era già uno tra gli impianti più moderni, è stato dotato di una nuova sala metrologica, in coerenza con i migliori standard di controllo qualità.
Stampaggio plastica: sono state costruite nuove linee per la preparazione di sottogruppi plance e serbatoi. Inserite due nuove presse ad alto tonnellaggio e adeguate quelle esistenti.
Lastratura: sono stati inseriti 500 nuovi robot e costruite nuove linee per la saldatura di fiancate e scocche.
Verniciatura: il processo di applicazione degli smalti sulle vetture è stato totalmente rinnovato grazie all’inserimento delle più moderne soluzioni tecnologiche, con un impatto importante sulla qualità del prodotto e sul rispetto dell’ambiente.
Montaggio: ristrutturato in modo significativo, con impianti totalmente nuovi, pensati anche per migliorare l’ergonomia delle postazioni di lavoro e i flussi logistici.
I sistemi di controllo della qualità finale: sono stati sostituiti con impianti di ultima generazione.
Formazione: parallelamente è stata avviata un’intensa attività di formazione, che ha visto erogare oltre un milione di ore di formazione nel biennio 2013-2014.
Dipendenti e nuove assunzioni
A fine 2014 i lavoratori della SATA erano circa 5.900.
Con l’avvio delle nuove produzioni e gli ottimi riscontri del mercato, a gennaio 2015 è stata chiusa la cassa integrazione straordinaria, con il rientro immediato all’attività lavorativa di tutti i dipendenti. Si è inoltre reso necessario aumentare progressivamente gli organici.
L’organico attuale conta 7.474 persone, di cui 1.550 nuovi assunti nel 2015:
• 300 inseriti a gennaio
• 950 inseriti a febbraio
• 300 inseriti a marzo.
Si tratta della soglia occupazionale più alta nella storia dello stabilimento di Melfi. Il record precedente era di circa 6.300 persone nel triennio 1997-1999.
Oltre ai 1.550 nuovi assunti, sono stati temporaneamente trasferiti 475 lavoratori da altri stabilimenti: 264 da Cassino, 160 da Pomigliano e 51 dalla Magneti Marelli di Napoli.
Provenienza geografica dei lavoratori della SATA
• 78% dalla Basilicata
• 20% dalla Puglia
• 2% da altre regioni
Ai lavoratori diretti di FCA vanno aggiunti i dipendenti dei fornitori e degli operatori logistici insediati all’interno del comprensorio, 3.330 persone (di cui 880 nuovi assunti nel 2015), e altre 800 persone di aziende di servizi che lavorano all’interno dello stabilimento.
Lo stabilimento e la produzione
Superficie totale: circa i milione e 900 mila mq.
Superficie coperta: 451.000 mq.
Vetture prodotte dal 1993 (anno di apertura dell’impianto): 5.920.000 unità.
Capacità produttiva: 1.400 vetture al giorno
Volumi produttivi annuali: il picco è stato raggiunto nel 1997 con 407.020 unità prodotte
nell’anno. I volumi previsti per il 2015 faranno segnare il secondo livello più alto nella storia dello stabilimento: circa 400.000 unità.
Produzione attuale
(dati aggiornati al 24 maggio 2015)
Jeep Renegade Da luglio 2014 (in commercio da settembre): 88.000 unità prodotte Prodotta su 3 turni (20 turni a settimana con 4 squadre)
4 versioni, 20 colori, 4 interni, 13 motorizzazioni, 268 optional
Fiat 500X Da novembre 2014 (in commercio da gennaio): 49.000 unità prodotte              Prodotta su 3 turni (20 turni a settimana con 4 squadre)
4 versioni, 13 colori, 5 interni, 11 motorizzazioni, 188 optional
Fiat Grande Punto Dal 2004: 2 milioni e 100 mila unità prodotte
Prodotta su 2 turni (12 turni a settimana)
18 versioni, 15 colori, 3 interni, 11 motorizzazioni, 160 optional
Mercati di vendita
Jeep Renegade 50% in Europa (19% in Italia e 31% nel resto d’Europa)
50% in NAFTA
Fiat 500X 89% in Europa, 11% in NAFTA
Fiat Grande Punto 100% in Europa
Punti di eccellenza
World Class Manufacturing: Melfi è stato il primo stabilimento tra tutti quelli di FCA nel mondo a raggiungere il “Silver Level” nel WCM (2009) e dopo l’importante trasformazione impiantistica e il profondo change management su tutta la struttura organizzativa è pronto per il “Gold Level”, a conferma del livello di eccellenza dell’impianto, che applica i migliori standard mondiali in fatto di sicurezza, ambiente, manutenzione, logistica e qualità.
Salute e sicurezza dei lavoratori: Il tasso di frequenza e gravità degli infortuni sul posto di lavoro è pari a ZERO, da quattro anni consecutivi.
Flessibilità: L’impianto è dotato di un grado di flessibilità enorme, sia nel tipo di produzione (è predisposto per costruire fino a quattro modelli diversi sulla stessa linea), sia nei rapporti di quantità tra le varie produzioni (è possibile modulare, in qualunque percentuale, il numero di Jeep rispetto alle 500X da costruire sul totale della linea, permettendo di adeguare in tempo reale la produzione alle richieste del mercato).
Nuovo accordo: nuova organizzazione a 4 squadre e 20 turni di lavoro a settimana.

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