Fca Melfi, Leggieri: lunedì mattina incontro su Ergo Uas

In Regione si discuterà della metrica di lavoro adottatoa attualmente presso lo stabilimento di Melfi , giudicata da lavoratori e sindacato “deleteria". Per l’esponente di M5s è arrivato il momento di ripristinare un corretto metodo di lavoro

&ldquo;Ho convocato per luned&igrave; 18 giugno alle ore 12:30 un incontro in Regione per approfondire lo studio di una concreta alternativa da presentare alla Giunta regionale lucana e al ministero come risposta a eventuali periodi di fermata alla Fca di Melfi, legati all&rsquo;uscita dalla produzione del modello grande punto. Oltre all&#39;Usb, sar&agrave; presente un tecnico specializzato in metrica del lavoro ed esperto dell&rsquo;Ergo Uas (la metrica di lavoro adottato attualmente in Fca)&rdquo;. Ad annunciarlo il consigliere regionale del gruppo M5s, Gianni Leggieri, sottolineando che &ldquo;questo lavoro &egrave; finalizzato a dimostrare che nello stabilimento automobilistico lucano ci sono grosse lacune legate all&rsquo;utilizzo dell&rsquo;Ergo Uas, che vanno a incidere negativamente sulla salute e sicurezza dei lavoratori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dimostreremo con dati alla mano &ndash; afferma il consigliere – che &egrave; arrivato il momento di ripristinare un corretto metodo di lavoro, che rispetti tempi e carichi pi&ugrave; consoni alla salvaguardia della salute e della sicurezza degli addetti linea. Bisogna superare l&rsquo;Ergo Uas che secondo l&#39;Usb, e tantissimi lavoratori direttamente interessati, si &egrave; dimostrato deleterio. Reintrodurre i 10 minuti pausa tagliati con l&rsquo;arrivo dell&rsquo;Ergo Uas, rivalutare le tante postazioni di lavoro pesanti sono solo alcuni dei punti da cui ripartire&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Un altro obiettivo &ndash; aggiunge Leggieri – &egrave; quello di dimostrare che in questi anni si sono tagliati tanti posti di lavoro, oltre ai minuti di pausa, con un criterio di lavoro non pi&ugrave; sostenibile. Abbiamo l&rsquo;occasione di evitare l&rsquo;utilizzo di eventuali ammortizzatori sociali legati allo stop della &lsquo;Grande Punto&rsquo;, non &egrave; accettabile l&rsquo;idea per cui centinaia di persone possano andare in cassa integrazione mentre altre sono costrette a lavorare il doppio&rdquo;.<br /><br /><br />

    Condividi l'articolo su: