Fare ambiente: il Pertusillo richiede monitoraggio costante

“Siamo in pensiero dal primo momento per l’ipotesi di inquinamento delle acque della Diga del Pertusillo. Se questo accadesse ci troveremmo davanti ad un disastro di enormi dimensioni. Con l’acqua di questa diga vengono irrigati ettari di coltivazioni, vengono servite moltissime aziende agricole e la stessa viene bevuta da milioni di persone tra lucani, salentini e calabresi”. Lo affermano, in un comunicato stampa, Patrizia Baccari e Antonio Tolve, coordinatrice regionale e coordinatore provinciale di Potenza di “Fare Ambiente”.
“Visionando le foto aeree scattate nei giorni scorsi – si legge nella nota – sono evidenti delle macchie scure nell’invaso, di un colore tale da far pensare subito ad un inquinamento petrolifero da sempre temuto a causa della vicinanza di svariati pozzi petroliferi e del famigerato Cova di Viggiano, il centro oli. Ed è per questo che nonostante le rassicurazioni dell’Arpab sul fatto che si tratterebbe di semplici alghe, desideriamo che l’attenzione sulla questione rimanga alta e che i controlli siano intensificati. E’ senz’altro il caso di approfondire. Auspichiamo in una importante cooperazione tra gli organi lucani, salentini e calabresi deputati al controllo, non solo per la sicurezza della popolazione, ma anche per preservare definitivamente questo prezioso angolo di natura”.
bas04

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