Il consigliere del Gruppo misto con le interrogazioni chiede lumi, con la prima, in merito all’applicazione della legge a sostegno delle famiglie con un componente in stato vegetativo o minima coscienza e con la seconda circa il rischio idrogeologico
In data odierna il consigliere regionale, Giannino Romaniello, ha presentato due interrogazioni al Presidente della Giunta, Marcello Pittella.<br /><br />Riguardo alla prima interrogazione, il consigliere evidenzia che “con la legge finanziaria 2012 fu inserito, su mia proposta, un emendamento che concedeva un contributo ai nuclei familiari residenti sul territorio lucano che hanno al loro interno un componente con patologie come quelle concernenti lo stato vegetativo o la minima coscienza, un contributo mensile di 500 euro destinato al familiare care giver”.<br /><br />Per comprendere se e come la legge è stata applicata, Romaniello chiede al Presidente della Giunta di avere “un quadro della situazione ed in particolare di essere informato sul numero delle richieste pervenute e quanti nuclei sono risultati idonei ad avere il contributo, a quante famiglie tale contributo è stato effettivamente erogato e, in caso di problemi in tal senso, quali sono le motivazioni che ne hanno impedita l’erogazione”.<br /><br />In relazione alla seconda interrogazione, il consigliere Romaniello, nella consapevolezza della complessità e delle numerose evoluzioni della normativa sul rischio idrogeologico, chiede al presidente Pittella di sapere “se la Regione Basilicata abbia aggiornato la propria normativa al riguardo ed ottemperato a tutte le sue funzioni”. Chiede, inoltre, di sapere “se, quando e come sono stati aggiornati gli ambiti territoriali della regione sottoposti a vincolo idrogeologico, se le relative procedure autorizzative per qualsiasi intervento siano state aggiornate o adeguate alle norme e se si è tenuto conto della reale pianificazione urbanistica esistente nei territori interessati”.<br /><br />Infine, Romaniello chiede “il motivo per il quale alcuni Comuni, come quelli di Terranova del Pollino, San Severino Lucano, Rotonda e Viggianello, siano stati compresi nelle aree protette e conseguentemente sottoposti a vincolo idrogeologico pur ricadendo, il loro territorio, già all’interno di area naturale protetta e sottoposto già a diversi vincoli e limitazioni”.<br /><br />