“Per la Cisl di Basilicata, unitamente a Cgil e Uil, questa sarà un'estate di forte e tenace impegno sindacale in preparazione della mobilitazione autunnale su fisco, pensioni e lavoro”. È l’annuncio del segretario generale della Cisl Basilicata Nino Falotico.
“Da alcune settimane è in corso un intenso programma di assemblee nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro sul documento di proposte approvato lo scorso giugno dagli esecutivi nazionali di Cgil Cisl Uil. Una scelta – continua Falotico – che si iscrive nella tradizione del sindacalismo democratico e partecipativo che fonda il proprio essere e la propria azione sindacale sul pieno e attivo coinvolgimento degli associati. La nostra proposta non è infatti concepita in laboratorio, ma vuole essere un'occasione di partecipazione e condivisione con i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, gli uomini e le donne che tengono in piedi questo martoriato paese. In questo momento di grande confusione siamo gli unici che parlano con la gente e nonostante gli attacchi quotidiani condotti contro il sindacato vogliamo dare il nostro contributo per ridare una speranza all'Italia”.
“La Cisl si sta spendendo molto per un fisco più equo e un sistema previdenziale più flessibile che tenga insieme le ragioni di chi è agli sgoccioli della propria carriera lavorativa e di chi un lavoro non ce l'ha, in particolare i giovani. I numeri, anche quelli più recenti, ci dicono che siamo ancora ben lontani dalla tanto auspicata ripresa. Eppure, al netto degli slogan di un governo finora molto chiacchierone e poco produttivo- dice ancora il segretario Cisl – tutta la classe dirigente di questo paese non sembra ancora aver maturato la giusta consapevolezza e convinzione sul da farsi. Il governo Renzi ha fatto una scelta di metodo che ci sentiamo, a distanza ormai di qualche mese, di considerare sbagliata. La concertazione non è la concessione di un diritto di veto alle parti sociali; è piuttosto l'unica via di uscita per accompagnare il paese fuori dalle secche di una crisi che è economica e sociale”.
“Alla politica chiediamo un cambio di passo fu fisco, pensioni e lavoro. Su queste tre questioni il paese si gioca il proprio futuro. Occorre superare le rigidità della riforma Fornero – afferma Falotico – restituendo maggiore scelta alle persone nell'accesso al pensionamento, anche per dare risposte più efficaci ai lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale e a chi svolge lavori particolarmente faticosi e pesanti”.
“Dalla crisi si esce anche con un rinnovato protagonismo delle istituzioni locali che sono chiamate a dimostrare con i fatti che il neo-centralismo romano non è la soluzione ai problemi del paese. La recente approvazione dell'assestamento di bilancio da parte del Consiglio regionale presenta una discontinuità apprezzabile su diversi punti; penso, in particolare, al cosiddetto reddito o lavoro di inserimento e reinserimento: un'innovazione che è il frutto delle elaborazioni contenute nel piano del lavoro di Cgil Cisl Uil. È l'esempio, questo – conclude Falotico – di quanto possa essere proficua la concertazione tra istituzioni, sindacato e organizzazioni imprenditoriali; così come proficuo è stato il negoziato sulla madre di tutte le questioni: il petrolio. Siamo riusciti a spuntare un primo, parziale risultato, riattribuendo alla Basilicata l'intero ammontare delle royalties petrolifere e la sovranità quasi piena sul loro impiego futuro”.