Ex Clinica Luccioni, Romaniello: riprendere il confronto

Il consigliere regionale del Gruppo misto: "Licenziati ex clinica Luccioni: 30 lavoratori da un anno senza lavoro e nessuna prospettiva. Urge audizione in Commissione dell’Assessore alla sanità”

&ldquo;La vicenda della ex Clinica Luccioni&nbsp; &egrave; caduta ormai nel dimenticatoio, con i 30 licenziati a giugno scorso che, ad un anno di distanza, non hanno alcuna prospettiva e le istituzioni tutte, a partire dall&rsquo;Assessorato alla sanit&agrave;, non si pongono alcun problema in proposito, impegnati come sono a fare proclami su investimenti ed eccellenze che i cittadini fanno faticano anche solo a percepire&rdquo;.<br /><br />Cos&rsquo; il consigliere regionale del Gruppo misto, Giannino Romaniello, che ha aderito alla formazione politica &#39;Liberi e Uguali&#39;.<br /><br />&ldquo;Si rende, pertanto, necessario &ndash; afferma Romaniello – riprendere il confronto al fine di definire un percorso certo di ricollocazione dei lavoratori, non potendo, gli stessi, aspettare i tempi della definizione del contenzioso fra l&rsquo;azienda e l&rsquo;Asp. Come noto, il Consiglio regionale, con l&rsquo;approvazione della legge che dava la possibilit&agrave; alla Luccioni di proseguire l&rsquo;attivit&agrave; e attuare il processo di trasferimento e la successiva approvazione di una mozione finalizzata a garantire il mantenimento dell&rsquo;occupazione e dell&rsquo;attivit&agrave; nel rispetto delle leggi, ha fatto il possibile per dare una prospettiva ad una struttura storica per la citt&agrave; di Potenza nel settore della sanit&agrave; privata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Purtroppo &ndash; aggiunge Romaniello – da quanto emerso a seguito delle indagini ed alla luce delle giuste determinazioni assunte dall&rsquo;Azienda sanitaria di Potenza,&nbsp; non possiamo che prendere atto dell&rsquo;impossibilit&agrave; di immaginare il futuro dei lavoratori legato ad una societ&agrave; la cui propriet&agrave; non ha alcuna credibilit&agrave; e che si &egrave; resa responsabile degli atti evidenziati dalle indagini che hanno portato alla sospensione dell&rsquo;accreditamento. Urge, pertanto, definire un percorso preciso per la ricollocazione dei lavoratori, il cui destino non pu&ograve; che essere legato ai 60 posti letto previsti dal Piano sanitario. In occasione di diversi confronti &ndash; dice Romaniello – il sindacato ha avanzato ipotesi di soluzione della vertenza su cui &egrave; opportuno che la IV Commissione consiliare del Consiglio Regionale, assuma la questione e chieda a tutti, ed in primis all&rsquo;assessorato, di dare risposte concrete e capaci di garantire un futuro occupazionale alle 30 famiglie, ma anche di mantenere le attivit&agrave; aggiuntive nel comparto della sanit&agrave; privata, cosi come previsto dal Piano sanitario&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per tale motivo, ho chiesto al Presidente della quarta Commissione consiliare &lsquo;Politica sociale&rsquo; &ndash; comunica Romaniello – di convocare in audizione l&rsquo;Assessore alla sanit&agrave;, l&rsquo;Asp e le Organizzazioni sindacali&rdquo;.<br />

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