Estrazioni, interviene il Coordinamento Nazionale No Triv

“Questa volta è il presidente della giunta regionale Vito De Filippo che vestendo i panni di garantista e di difensore dei beni comuni sembra voler fermare le trivelle in Basilicata. Possiamo prestar fede al presidente dichiaratosi da sempre a favore delle compagnie petrolifere e alle loro attività tanto da sostenere a spada tratta il Memorandum del raddoppio delle estrazioni?”.
E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Coordinamento Nazionale No Triv rispetto all'introduzione dell'art. 19 all'interno del maxiemendamento della Giunta regionale di Basilicata.
“A ben leggere i commi 1,2 e 3 dell'emendamento all'articolo 19 octies proposto dalla giunta, pare proposto dal presidente De Filippo – si legge ancora nella nota – ci si accorge che ci ritroviamo di fronte ad un burocratese privo di effetti concreti e salvifici per il territorio lucano che continua ad essere assediato dalle trivelle con oltre 68 pozzi attivi e ben oltre 52, tra istanze di permesso, permessi e concessioni petrolifere riassunti nell'emendamento con il termine "titoli" che si susseguono sui tavoli degli uffici del dipartimento ambiente regionale. Il presidente De Filippo intende davvero congelare tutti questi provvedimenti in corso di istruttoria in via Anzio? In attesa di conoscere le sorti di questo emendamento, il Coordinamento nazionale No Triv – si legge ancora nella nota – chiede al presidente De Filippo di voler spiegare meglio e pubblicamente il senso dell'articolo 19. A nostro avviso l'emendamento cosi come riportato si presta a volontarie ed ambigue interpretazioni favorevoli alle compagnie petrolifere in quanto, come recita "non rilascerà l'intesa, prevista dall'articolo 1 comma 7, lettera n) della legge del 23 agosto 2004 numero 239 di cui all'accordo del 24 parile 2011, al conferimento di nuovi titoli minerari per la prospezione ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi". Ed ancora "Le disposizioni della presente norma si applicano anche ai procedimenti amministrativi in corso per il rilascio dell'intesa sul conferimento di nuovi titoli minerari per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi", per poi aggiungere a margine, ma è la sostanza, "Sono fatte salve nuove intese relative a titoli minerari in essere". Ma cosa ne sarà della Basilicata? In parole povere – si legge ancora – si intende bloccare tutto a parole, ma nei fatti si fanno salve tutte le istanze già presentate in via Anzio per i pareri e le autorizzazioni”.

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