Estrazione idrocarburi, interrogazione di Romaniello

Il consigliere regionale del Gm fa riferimento ad una delibera di Giunta per la realizzazione di un’area in località ‘la civita’ del Comune di Marsicovetere proposto dalla società Eni Spa

&ldquo;Con lo Sblocca Italia il Governo, ai sensi di quanto previsto dall&rsquo;art. 38 e successive modifiche ed integrazioni, ha stabilito che tutte le richieste di autorizzazioni per la realizzazione di pozzi ed opere connesse alle estrazioni di idrocarburi giacenti presso le regioni alla data del 31.03.2015 vanno trasferite al Ministero dell&rsquo;ambiente e della tutela del territorio e del mare dandone notizia al Ministero dello sviluppo economico che subentrano in tutti gli atti autorizzativi, estromettendo di fatto in questo modo le regioni&rdquo;.<br /><br />Lo evidenzia il consigliere regionale del Gm, Giannino Romaniello che in merito ha presentato&nbsp; una interrogazione.<br /><br />&ldquo;Fermo restando le valutazioni politiche espresse circa la titolarit&agrave; e le competenze in materia &ndash; scrive – in data 10 aprile 2015 con delibera n.461 la Giunta regionale ha espresso parere positivo al rilascio del giudizio favorevole di compatibilit&agrave; ambientale ai sensi della l.r. n.47/1998 (e s.m.i) e del d.l.vo 152/2006, al rilascio dell&rsquo;autorizzazione paesaggistica ai sensi del decreto legislativo n.42/2004 (e s.m.i) relativamente al progetto per la realizzazione dell&rsquo;area Cluster Sant&rsquo;Elia 1 &ndash; Corso Falcone 7 in localit&agrave; la civita del Comune di Marsicovetere (Pz) proposto dalla societ&agrave; Eni Spa con 16 prescrizioni&rdquo;.<br /><br />Romaniello chiede al presidente della Giunta &ldquo;di conoscere per quali ragioni &egrave; stata adottata una delibera in data fuori termini rispetto a quanto stabilito dall&rsquo;art.38 della legge 11/11/2014 n.64&rdquo;; in merito alle prescrizioni se le stesse, hanno validit&agrave; e se, stante le competenze acquisite dal Ministero dell&rsquo;Ambiente e quello dello Sviluppo Economico, la Regione pu&ograve; verificarne il rispetto e se non ritiene di sospendere la delibera in oggetto in attesa delle decisioni della Corte Costituzionale sul ricorso presentato dalle altre Regioni sull&rsquo;art. 38&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;art.38 punto 4&nbsp; – conclude Romaniello – espressamente recita &lsquo;per i procedimenti di valutazione di impatto ambientale in corso presso le regioni alla data di entrata in vigore del presente decreto, relativi alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, la regione presso la quale &egrave; stato avviato il procedimento conclude lo stesso entro il 31 marzo 2015&rsquo;.Decorso inutilmente tale termine, la Regione trasmette la relativa documentazione al Ministero dell&rsquo;ambiente e della tutela del territorio e del mare per i seguiti istruttori di competenza, dandone notizia al Ministero dello sviluppo economico&rsquo;&rdquo;.&nbsp;&nbsp;<br /><br />L.C.<br />

    Condividi l'articolo su: