Eolico, Leggieri: un uso distorto delle energie rinnovabili

Il consigliere regionale M5s: “Eolico selvaggio, quando l’energia rinnovabile diventa un oltraggio ai cittadini”

&ldquo;Manifestare il proprio dissenso contro il proliferare selvaggio di pale eoliche che imperversano su tutto il territorio lucano, in special modo nella provincia di Potenza, &egrave; un atto di coraggio che fa capire che il popolo lucano ha ancora la schiena dritta e per questo ringrazio i comitati organizzatori del sit in di marted&igrave; per avermi reso partecipe della manifestazione tramiite il loro invito&rdquo;. E&rsquo; quanto affermato dal capogruppo M5s Basilicata, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;Per l&rsquo;ennesima volta &ndash; sostiene Leggieri – la Regione Basilicata ha perso un&rsquo;occasione importante ed &egrave; riuscita a trasformare in negativo qualcosa che nel principio era lodevole, parliamo in questo caso di energie rinnovabili. E&rsquo; chiaro che la gestione delle energie da fonti rinnovabili ha generato forti dubbi non soltanto sulla condotta dei nostri politici nell&rsquo;ultimo decennio, ma anche su quella della dirigenza degli uffici regionali, nei quali non poche volte &egrave; intervenuta la magistratura. Siamo riusciti ad associare alla parola &lsquo;eolico&rsquo; quella di &lsquo;selvaggio&rsquo;. Infatti, la situazione &egrave; sotto gli occhi di tutti, chiunque di noi ha notato l&rsquo;improvvisa quanto anomala presenza enorme di croci eoliche nel nostro territorio. Tutto questo &ndash; sottolinea il consigliere – &egrave; stato reso possibile anche grazie ad una insufficiente normativa nazionale e regionale, inidonea a garantire la tutela dei diritti dei cittadini e ad evitare le speculazioni delle grande imprese a discapito di una intera Regione. L&rsquo;attuale legislazione presenta dei vuoti normativi che hanno consentito e consentono ancora oggi il proliferare del fenomeno. Pi&ugrave; volte &ndash; ricorda leggieri – sono intervenuto in qualit&agrave; di consigliere regionale, attraverso emendamenti al Piear ed alle norme regionali per modificare lo stato attuale. Ma noi del M5s siamo forza di opposizione, non di governo, e guarda caso ogni nostro intervento &egrave; sempre stato bocciato dall&rsquo;attuale maggioranza in Consiglio regionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo intervenuti &ndash; prosegue Leggieri – attraverso l&rsquo;attivit&agrave; ispettiva chiedendo una moratoria, cio&egrave; una sospensione degli iter autorizzativi per fare il punto della situazione, per capire qual &egrave; lo stato attuale, se ci sono delle illegittimit&agrave; non soltanto amministrative, ma anche penali nei procedimenti autorizzativi, chiedendo finanche l&rsquo;intervento dei carabinieri. Era l&rsquo;8 ottobre 2015 quando abbiamo chiesto all&rsquo;allora Presidente della terza Commissione consiliare permanente di audire il Direttore generale dell&rsquo;Ufficio Energia per sapere il numero dei grandi e piccoli impianti presenti in Basilicata, il totale dei megawatt autorizzati e, in ultimo, la quota di Border-Shering di produzione di FER e cio&egrave; da Fonte di Energia Rinnovabile attribuiti alla regione sulla base della normativa europea e nazionale, proprio per verificare se fosse stato superato il limite. Abbiamo chiesto, quindi, di conoscere il livello attuale di produzione di FER rispetto alla quota attribuita: purtroppo nessuna risposta. Nel frattempo, l&rsquo;allora Presidente della terza Commissione &egrave; diventato Assessore all&#39;Ambiente, e a lui chiediamo a che punto sono i lavori per la realizzazione del piano paesaggistico&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In merito alle linee guida &ndash; dice Leggieri – abbiamo chiesto anzitempo al presidente Pittella di istituire con urgenza un tavolo tecnico tra gli uffici competenti della Regione Basilicata e quelli dei Comuni, in modo tale da chiarire quei dubbi che potevano ostacolare il pieno recepimento delle normative che orbitano sulla materia eolico e minieolico, ribadendo la necessit&agrave; di intervenire con una moratoria in modo tale da avere un congruo lasso di tempo durante il quale poter intervenire. Anche in tal caso nessuna risposta. Eppure abbiamo pi&ugrave; volte sottolineato che in gioco non c&rsquo;&egrave; soltanto la distruzione del territorio e del paesaggio, rappresentata dall&rsquo;occupazione di suolo e dal forte impatto visivo, ma anche e, soprattutto, la salute di chi abita nei pressi di questi mostri e la salute della fauna&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci sono studi che sostengono l&rsquo;esistenza di una vera e propria &lsquo;sindrome da turbina eolica&rsquo;, i cui sintomi si rilevano in vertigini, disturbi del sonno, emicranie, stress, depressione e addirittura aumento della pressione sanguigna e malattie cardiache. Ma la politica lucana &ndash; rimarca Leggieri – va avanti cos&igrave;, senza avere il coraggio di rispondere, di metterci la faccia, di impegnarsi per il popolo&rdquo;.<br />

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