Il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico, ha illustrato i contenuti del disegno di legge e risposto agli interrogativi dei consiglieri. Chiesto un approfondimento alla Giunta
La prima e la terza Commissione del Consiglio regionale chiederanno al governo regionale di chiarire se a suo parere è opportuno attribuire all’Egrib anche le funzioni di governance del servizio idrico e dei servizi afferenti i rifiuti urbani, in attuazione in attuazione dell’ art. 21 della legge regionale n. 4/2015 (“Collegato alla legge di stabilità regionale 2015”), così come previsto in un emendamento presentato dai consiglieri Polese e Robortella del Pd.<br /><br />In questo caso, ha spiegato oggi nella riunione congiunta dei due organismi il dirigente generale del Dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico, cambia però la natura giuridica dell’Ente per il governo e la pianificazione dell’uso della risorsa idrica della Basilicata, immaginato nel ddl presentato dalla Giunta quale ente strumentale preposto al controllo e alla pianificazione delle acque provenienti dai grandi invasi (la cosiddetta “acqua grezza” che viene distribuita dall’Eipli ai Consorzi di bonifica per gli usi irrigui ed ai Consorzi Asi per gli usi industriali), mentre l’eventuale attribuzione anche delle funzioni delle ex Ato idrica e di gestione dei rifiuti comporterebbe la necessità di rispettare nella costituzione del nuovo ente il principio della base associativa, con un organo come l’assemblea dei sindaci e una governance diversa da quella prevista dal ddl (amministratore unico e revisore unico). Se si dovesse propendere per questa soluzione, ha detto ancora Marsico, sarebbe quindi necessario rivedere l’intero articolato del disegno di legge.<br /><br />Marsico ha ricordato che l’attuale articolato era stato inizialmente inserito nel disegno di legge collegato alla legge di stabilità e fu stralciato per divenire oggetto di un autonomo ddl, mentre l’art. 21 della legge 4/2015 stabilisce che entro novanta giorni la giunta deve proporre un proprio disegno di legge per unificare le ex Ato che si occupavano di acqua e rifiuti. Il panorama degli enti che a vario titolo si occupano delle risorse idriche è reso ancora più articolato dalla funzione esercitata dall’Eipli, ente messo in liquidazione alcuni anni fa ma ancora oggetto di gestione commissariale, e da Acqua spa, la società creata dalla regione Basilicata proprio per sostituire l’Eipli, ad oggi impegnata soprattutto nei progetti per la conturizzazione delle utenze. In merito Marsico ha comunicato che è volontà della Giunta, se entro fine anno non sarà definitivamente sciolto l’Eipli, di procedere alla soppressione di Acqua spa.<br /><br />Il presidente della prima Commissione Santarsiero ha sottolineato la necessità di chiudere rapidamente la vicenda Eipli e mettere in atto un percorso fuori dagli equivoci, anche attraverso un organismo che svolga funzioni di alta vigilanza, programmazione e indirizzo in materia di risorse idriche. In tale direzione considera il ddl della Giunta per avviare una governance complessiva dell’intero settore idrico. Perrino (M5s) ha espresso la preoccupazione che costituendo questo nuovo ente, mentre si vanno ad accumulare numerosi ritardi, per la complessità delle questioni non si faccia altro che aggiungere un altro ente a quelli numerosi già esistenti. Rosa (Lb-Fdi) ha detto di non condividere lo scenario descritto, che peraltro è lo stesso di cui si parla da quando è stato messo in liquidazione l’Eipli e di auspicare una proposta di legge che porti ad una soluzione unitaria e complessiva delle questioni idriche. Romaniello (Gm) ha asserito che la risorsa idrica deve essere gestita dalla Regione insieme ai soggetti che la ricevono. A suo parere per evitare che la gestione della risorsa rimanga in capo all’Eipli, bisogna superare l'Eipli. E il nuovo ente che si propone non può fare nulla fino a quando rimane in piedi l’Eipli e il commissario svolge anche le attività di gestione ordinaria. Per Galante (Ri) il tema acqua è delicatissimo è fondamentale per la Regione, ed occorre definire con i ministeri competenti i passaggi riguardanti il governo delle risorse idriche e la questione delle funzioni che impropriamente il commissario liquidatore dell’Eipli esercita. A suo parere il disegno di legge delinea la costituzione di un ente di cui si potrebbe fare a meno affidando le funzioni agli uffici regionali competenti.<br /><br />Giuzio (Pd) ha affermato che per la prima volta si avvia un processo di razionalizzazione, l’Egrib è un segnale politico e istituzionale forte, ma occorre che la Giunta dica chiaramente quale processo vuole mettere in campo. Per Spada (Pd) occorre distinguere le funzioni di programmazione e di gestione, nella situazione attuale l’Egrib avrebbe funzioni limitate nei confronti dell'Eipli. Robortella (Pd) ha infine chiarito che lo scopo del suo emendamento era quello di affrontare il problema posto dall’articolo 21 del collegato alla legge di stabilità, ma ha convenuto sulla necessità di interloquire nuovamente con la Giunta.<br /><br />Alla riunione della prima e della terza Commissione hanno partecipato, oltre ai presidenti Vito Santarsiero (Pd) e Francesco Pietrantuono (Psi), i consiglieri Giovanni Perrino e Gianni Leggieri (M5s), Paolo Galante (Ri), Giannino Romaniello e Aurelio Pace (Gruppo Misto), Carmine Miranda Castelgrande, Achille Spada, Vincenzo Robortella e Vito Giuzio (Pd) Michele Napoli e Paolo Castelluccio (Pdl-Fi), Francesco Mollica (Udc) e Gianni Rosa (Lb-Fdi).