Eni Val d'Agri: manifestazione di Uil e Uiltec

Uil e Uiltec hanno promosso un incontro su Energia, ambiente, lavoro, comunità, in programma oggi a Villa d'Agri (Centro Sociale, ore 16,30).  In una fase di grande allarme per i lavoratori dell'Eni e dell'indotto, la Uil e la Uiltec chiamano a raccolta la comunità che sta già subendo le conseguenze negative dello stop del Centro Oli Eni di Viggiano ed è allarmata per quello che succederà ancora. "Un impegno – si legge in un comunicato sindacale – ad accrescere l'attenzione e la mobilitazione di tutti i cittadini della valle (e non solo) in sintonia con le parole della lettera dei lavoratori della Val d'Agri: “Immaginiamo la Val d’Agri senza Centro Olio, sicuramente il panorama ne trarrebbe miglioramento ma in quanti resterebbero qui per goderselo, se tra dipendenti Eni (circa 300) e indotto (2.146) (dati della regione Basilicata) perderebbero il posto di lavoro? Abbiamo considerato che circa 2.500 lavoratori si portano dietro 2.500 famiglie, che vuol dire almeno 7.500 persone che rapportate al totale della popolazione della Val d’Agri di circa 25.000 abitanti, equivale al 30% della popolazione. Se poi volessimo escludere i bambini e i pensionati e considerare solo la popolazione in età di lavoro è probabile che raggiungeremo il 50%. Se tutto ciò si concretizzasse “che ne sarà di noi”?- l'interrogativo finale. E in forte sintonia con ogni altra iniziativa che gli stessi lavoratori stanno assumendo per scrollarsi di dosso l'etichetta di “inquinatori” e per sollecitare le istituzioni a far coesistere i tre “valori” (ambiente, lavoro, comunità)".
All'assemblea di Villa d'Agri con i dirigenti regionali Uil Giuseppe Martino (Uiltec), Antonio Deoregi, Marco Lomio (Uilm) e Carmine Vaccaro ci saranno inoltre il segretario Uil di Taranto Giancarlo Turi e Sonia Di Grazia in rappresentanza dei lavoratori dell'indotto. La presenza del segretario nazionale Uiltec Paolo Pirani ribadisce il significato nazionale che ha per la Uil la “vertenza Val d'Agri”. Del resto il leader nazionale della Uil Barbagallo in occasione della Marcia per il lavoro aveva annunciato che la Uil non molla: "In Basilicata, nel corso degli ultimi decenni – sono parole di Barbagallo – le royalty sul petrolio hanno fruttato oltre 1 miliardo: sono stati utilizzati per le spese correnti, dovrebbero essere indirizzate anche al risanamento ambientale. In questa Regione, come nel resto del Paese, la disoccupazione resta alta: negli ultimi anni, oltre 30mila giovani sono andati via. Eppure  Matera è stata dichiarata Patrimonio dell'Unesco e questi giovani non sono anche loro un patrimonio da tutelare? Servono politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno, ma le promesse del Governo sono rimaste tali”.

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