Enel, Castelluccio (Fi): no a piano riorganizzazione

Il consigliere regionale di Forza Italia: “contrastare il piano di riorganizzazione dell’Enel che prevede anche la chiusura del presidio di Policoro”

&ldquo;Convocare un tavolo con la direzione territoriale di Enel Distribuzione &lsquo;intimandole&rsquo;, nel frattempo, di congelare il piano di riorganizzazione, in attesa di affrontare tutte le questioni sollevate dai sindacati nel corso di una riunione allargata ad una delegazione di sindaci e associazioni di imprese&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, annunciando un&rsquo;iniziativa politico-istituzionale.<br /><br />Nel sottolineare che &ldquo;lo scorso 28 agosto la Direzione Territoriale di Enel Distribuzione ha presentato alle OO.SS. Regionali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil, un nuovo Progetto di Riorganizzazione della rete elettrica in Basilicata che prevede il superamento della Zona di Matera e delle Unit&agrave; Operative di Policoro, Baragiano, Viggiano e Senise, in sostanza, il 50 per cento degli attuali presidi territoriali&rdquo;, il consigliere Castelluccio evidenzia che &ldquo;tra i presidi da chiudere l&rsquo;Enel ha inserito anche quello di Policoro che rappresenta una struttura essenziale per le attivit&agrave; produttive di ogni comparto oltre che per i cittadini del comprensorio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La questione energetica &ndash; sottolinea il consigliere – attraverso il decreto &lsquo;Sblocca Italia&rsquo;, sar&agrave; affrontata a breve in Consiglio&nbsp; in tutti i suoi aspetti e, quindi, senza limitarla al petrolio e al gas, ma pi&ugrave; in generale allargandola a tutte le fonti energetiche e di conseguenza all&rsquo;organizzazione della rete distributiva di energia. Del resto &ndash; continua Castelluccio – &egrave; stato lo stesso presidente Pittella a riferirlo oggi ai giornalisti, facendo riferimento a quello che definisce un &lsquo;futuro pi&ugrave; verde&rsquo; e alle fonti rinnovabili. Dunque &ndash; afferma Castelluccio – il primo Polo petrolifero che il premier Renzi vorrebbe realizzare a breve in Basilicata rischia di essere privato di servizi essenziali per l&rsquo;utenza lucana, specie per le Piccole e medie imprese che, tra l&rsquo;altro, pagano cara la fornitura elettrica senza che le promesse agevolazioni nella regione del petrolio siano concretizzate. Ma sarebbe un controsenso impensabile &ndash; conclude – che nel Polo petrolifero lucano Enel abbandoni alcuni suoi presidi&rdquo;.<br /><br /><br /><br />

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