Enea, Sindacati: documento di proposte per incontro in Regione

“Le Organizzazioni sindacali (Flc Cgil, Fir Cisl, Rua Uil, Usb P.I, Anpri e Falera)e la Rsu del Centro Enea di Trisaia apprezzano l’iniziativa della Regione Basilicata di convocare un incontro per parlare finalmente delle situazioni occupazionali del Centro Enea, auspicando che sia l’occasione per fare il punto sulle reali prospettive e sul futuro del più grande centro Enea nel meridione d’Italia. Con questa nota le scriventi rappresentanze sindacali intendono portare all’attenzione delle istituzioni regionali la grave situazione di disagio che vivono i lavoratori del Centro, sia quelli Enea sia quelli delle ditte esterne che svolgono servizi appaltati dal Centro. Il Centro è stato dotato di infrastrutture di ricerca all’avanguardia e laboratori avanzati e sono state assunte in più riprese circa 200 unità di personale, per la maggior parte ricercatori laureati. Pur con tali presupposti, il Centro della Trisaia negli ultimi anni è entrato in grave crisi per la concomitanza di alcuni fattori. Oggi può contare su soli 140 dipendenti a tempo indeterminato a cui si aggiungono, per limitati periodi, poche unità presenti con varie forme contrattuali. In aggiunta, alla mancanza di personale i continui tagli al contributo ordinario dello stato per l’Enea.  Il Centro Trisaia  – si legge nel documento – insiste in un territorio fortemente depresso dal punto di vista del lavoro. La progressiva e consistente riduzione di risorse si è concretizzata anche a carico dei servizi esternalizzati che sono stati in questi anni fortemente penalizzati. Ne è derivata una riduzione degli esigui stipendi dei dipendenti delle pulizie, della vigilanza, del facchinaggio a livelli al di sotto della sussistenza, creando forte allarme sociale. Nonostante questo, diversi i progetti di ricerca attivi. Dei 220 posti a concorso banditi nel 2010 (che ad oggi hanno portato solo a 60 assunzioni) solo 9 persone erano destinate alla Trisaia e di queste solo 3 ad oggi sono state assunte. Da tempo ormai in Trisaia i concorsi per contratti a tempo determinato e per assegni di ricerca,  unico “polmone” per le attività in regime di blocco delle assunzioni, sono una rarità.  Le lentezze burocratiche e le farraginosità nella gestione del’Agenzia e del Centro in particolare rischiano di incidere in modo deleterio sulla competitività e “l’attrattività” del Centro Trisaia. A nostro parere – si legge –  alcune azioni sono urgenti e irrinunciabili: è’ necessario un impegno concreto e congiunto dei vertici Enea e delle istituzioni regionali per il rilancio del centro; bisogna proseguire con un forte piano di immissione di personale a tempo indeterminato, sfruttando le 63 autorizzazioni ad assumere per il tournover 2010 previste dal Dpcm 27/7/2012 per l’Agenzia e incrementare i bandi a tempo determinato e degli assegni di ricerca (spesso finanziati interamente dai progetti attivi presso il Centro); inoltre, bisogna interrompere i tagli di bilancio del Centro per non compromettere definitivamente le attività fondamentali di supporto alla ricerca e la ricerca stessa; è necessario dare nuovo impulso all’azione propositiva della Direzione del Centro e della direzione tecnico – scientifica, attraverso una nuova, più ampia e intensa rete di rapporti con le istituzioni locali, con il tessuto imprenditoriale lucano, con i centri di ricerca della regione e con l’Unibas”.

bas 06

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