Emigrazione sanitaria, Napoli: “Situazione pesantissima”

Il capogruppo Pdl-Fi: “I dati emersi dall’indagine Agenas mettono in luce le enormi spese che la Regione sostiene per i lucani che si ricoverano in strutture sanitarie extraregionali rispetto a quanto si riesce ad incassare dalle altre regioni”

&ldquo;I risultati dell&rsquo;indagine Demoskopika circa lo &lsquo;stato di salute&rsquo; della sanit&agrave; lucana conducono alla necessit&agrave; di procedere, senza pi&ugrave; tentennamenti, alla riforma dell&rsquo;intero sistema regionale. Continuare a negare l&rsquo;evidenza, indicando che dal 2006 abbiamo quasi dimezzato il fenomeno dell&rsquo;emigrazione sanitaria, &egrave; tipico dei mediocri&rdquo;. E&rsquo; il commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli, che ha cos&igrave; replicato alle dichiarazioni del direttore dell&rsquo;Asm di Matera, Pietro Quinto.<br /><br />&ldquo;I numeri relativi al saldo di mobilit&agrave; citati dal Direttore dell&rsquo;Azienda Sanitaria di Matera – ha sottolineato Napoli – sono fermi al 2012 e fanno registrare una situazione pesantissima per le casse della Regione: meno 34 milioni di euro mentre quelli relativi al 2013 e al 2014 hanno visto raddoppiarsi il saldo negativo che &egrave; passato da un meno 19 milioni e 111.000 euro a meno 38 milioni e 797.000 euro come evidenziato dall&rsquo;Agenas che &egrave; l&rsquo;agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;indagine mette a nudo la situazione a dir poco raccapricciante in cui versa il sistema sanitario regionale e parlare di un saldo negativo della mobilit&agrave; passiva cos&igrave; marcato significa &ndash; ha proseguito l&rsquo;esponente di Forza Italia – che sono enormi le spese che la nostra Regione sostiene per i lucani che si ricoverano in strutture sanitarie extraregionali rispetto a quanto si riesce ad incassare dalle altre regioni per quanti, non residenti in Basilicata, usufruiscono delle prestazioni sanitarie lucane&rdquo;.<br /><br />C&rsquo;&egrave; poi un altro aspetto sul quale Napoli ha inteso puntare il dito: &ldquo;il 28,7% dei lucani bisognosi di cure si ricovera in Ospedali di altre regioni; tradotto in cifre significa che circa 30 lucani su 100, cio&egrave; pi&ugrave; di uno su quattro, preferiscono le strutture sanitarie di altre regioni a quelle del proprio territorio. Si tratta di dati inequivocabili &ndash; ha precisato il capogruppo Pdl-Fi – forniti dal Ministero della Salute ed elaborati sulla scorta delle Sdo ovvero delle schede di dimissioni ospedaliere relative all&rsquo;anno 2014 che non possono n&eacute; devono sfuggire a quanti governano sul territorio la sanit&agrave; lucana&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Contestare – ha concluso Napoli – i dati provenienti da Agenas e dal Ministero della Salute, legittimati per legge a giudicare della qualit&agrave; e dell&rsquo;efficacia delle cure erogate dai sistemi sanitari regionali, significa esporsi al pubblico ludibrio&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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