Per il capogruppo Mpa “la modifica alla Legge sulla Protezione civile e le nuove norme rendono di fatto impotente il sistema nazionale e scaricano le responsabilità sui Comuni e sugli Enti locali”
“L’eccezionale ondata di maltempo presuppone una riflessione ma, nel contempo, azioni eccezionali da mettere in campo anche da parte della Regione”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica.
“Quello che è successo in questa ultima settimana e quello che si profila anche nella prossima – afferma Mollica – deve far riflettere su quanto accaduto, su quanto è stato fatto, su quello che si poteva fare e quello che si dovrà fare. Non è possibile che in una Nazione che vanta un sistema di protezione civile all’avanguardia nel mondo possano accadere, per quanto dovute ad eventi eccezionali, cose come quelle che leggiamo sui giornali, che sentiamo per radio e per televisione e che verifichiamo di persona anche nella nostra regione. Treni che si fermano, persone che restano per 24 ore nelle ghiacciaie delle carrozze, morti per assideramento per mancanza di solidarietà in un sistema civile come quello italiano, piani neve non aggiornati, o addirittura inesistenti, che mettono in ginocchio le comunità aggravate dai tagli che gli enti locali hanno subito e dal Patto di Stabilità entro i quali questi devono muoversi”.
“E se tutto questo non dovesse bastare – aggiunge Mollica – il fatto di arrivare impreparati di Ferrovie, Anas oltre alle Province delegate alla viabilità e che ancora riescono a resistere nonostante la mancanza di fondi e addirittura vedendosi, di qui a poco, ad essere cancellate. A poco è servito chiudere le scuole, bloccare il sistema produttivo, invitare la gente a non uscire o ad utilizzare, laddove è obbligata, i mezzi pubblici. La modifica alla Legge sulla Protezione civile e le nuove norme rendono di fatto impotente il sistema nazionale e scaricano le responsabilità sui Comuni e sugli Enti locali. La mancanza addirittura di sale, in un Paese come l’Italia, dove dovrebbe essere prodotto in abbondanza, la dice lunga su come un impianto organizzativo dovrebbe funzionare laddove anche l’uso dei militari, con ogni probabilità, deve essere sostenuto dalle Amministrazioni locali con costi a dir poco esorbitanti. La legge regionale n. 25 che rispondeva al vecchio sistema normativo necessita in questo caso di essere modificata e resa attuale per rispondere effettivamente a emergenze come questa”.
“La Regione Basilicata ha un grande patrimonio – sottolinea Mollica – quello del volontariato, risorsa questa che si è fatta apprezzare nelle emergenze nazionali e che si sta facendo ancor più apprezzare in questo momento. Chi ha risposto meglio alle esigenze della comunità nei vari Comuni? Hanno risposto meglio – rileva il consigliere – quei Comuni che hanno sul proprio territorio associazioni di volontariato che funzionano con grande senso di abnegazione senza risparmiarsi e addirittura con l’inventiva, mettendo a frutto ciò che la Regione Basilicata ha messo in campo con la colonna mobile regionale. I progetti presentati, cofinanziati in larga parte dalla Regione, trovano un riscontro di utilità pratica in questi momenti laddove le amministrazioni non hanno mezzi ed una economia tale per poter mettere in campo soluzioni alla eccezionale nevicata. Alcuni Sindaci chiedono l’utilizzo di braccianti forestali e perché non autorizzarli? Abbiamo in campo il reddito di cittadinanza solidale, perché non utilizzare quelle figure in questo caso e nelle emergenze, perlomeno non si dirà da parte dei cittadini che quella è una spesa improduttiva, considerando anche che dopo dieci anni di Lsu con conseguente stabilizzazione , quelle figure nate come bracciantili sono state trasformate e oramai utilizzate all’interno degli Enti locali con altre mansioni. A questo si aggiungono gli operai delle Vie Blu e Vie Verdi che pure potrebbero trovare pratica utilità in questo momento. Insomma ad eventi eccezionali bisogna rispondere con misure eccezionali. Il Presidente della Giunta regionale, l’Assessore alla Protezione civile, l’Assessore alla Formazione e lavoro, l’Assessore all’Ambiente facciano un summit urgente per tirare fuori soluzioni immediate, in maniera tale che la gente possa capire che la nuova Giunta è stata fatta per risolvere i problemi della Comunità e non per rispondere a logiche spartitorie di partito senza alcuna utilità pratica”.
“Del resto – continua Mollica – anche il processo del completamento del sistema di protezione civile avviato e bloccato per mancanza di fondi destinati a emergenze come quella del Metapontino, va immediatamente definito dando piena attuazione ai Com (Centri operativi misti) e ai Coc (Centro operativo Comunale). Tutto questo lo si deve ai tanti volontari che in questo momento stanno supplendo ai compiti istituzionali dei Comuni, ai quali va il plauso per saper resistere in trincea in condizioni come queste. Plauso che si estende anche ai Carabinieri, alla Polizia di Stato ed ai Vigili del Fuoco che si adoperano incessantemente, nonostante anch’essi penalizzati dallo scarso numero di unità a disposizione e dai tagli di bilancio subiti dalle ultime manovre economiche. Tocca in questo momento al presidente De Filippo e agli Assessori, citati sopra, dare risposte immediate ad una regione intera in modo tale che, almeno in questo frangente, non debba vedersi classificare negativamente fra le regioni che danno risposte ai tanti problemi dei cittadini. All’Intergruppo di cui faccio parte – conclude Mollica – proporrò nei prossimi giorni una proposta di legge che renda la legge regionale n. 25 sulla protezione civile più attuale e rispondente a emergenze come quella che la Basilicata sta attraversando in queste ore”.