Elettrosmog, Singetta e Mazzeo presentano pdl

Per i due consiglieri del Gruppo Misto la “Nuova normativa regionale in materia di prevenzione dell’inquinamento da campi elettromagnetici” è indispensabile superare l’immobilismo imperante e una legge regionale obsoleta in materia di elettrosmog

I consiglieri regionali Alessandro Singetta e Enrico Mazzeo Cicchetti hanno presentato stamane una proposta di legge recante la &ldquo;Nuova normativa regionale in materia di prevenzione dell&rsquo;inquinamento da campi elettromagnetici&rdquo;, attraverso la quale &ldquo;si intende superare un immobilismo che si protrae ormai da troppo tempo, andando a regolamentare la materia delle localizzazioni degli impianti, sancendo il divieto di localizzazioni di impianti fissi e mobili per la telefonia mobile, ponti radio e microcelle su edifici e pertinenze interamente destinati a asili nido, scuole di ogni ordine e grado, attrezzature per l&rsquo;assistenza alla maternit&agrave;, l&rsquo;infanzia e l&rsquo;et&agrave; evolutiva, attrezzature per l&rsquo;assistenza agli anziani, attrezzature per l&rsquo;assistenza ai disabili, ospedali e altre strutture adibite alla degenza, ovvero nelle zone interessate da biotopi istituiti dalla Legge Regionale 28 giugno 1994, n. 28 (&ldquo;Individuazione, classificazione, istituzione, tutela e gestione delle aree naturali protette in Basilicata&rdquo;)&rdquo;.<br /><br />&Egrave; quanto affermato dai consiglieri Singetta e Mazzeo Cicchetti che hanno sottolineato come &ldquo;l&rsquo;inquinamento elettrico, magnetico ed elettromagnetico derivante da radiazioni non ionizzanti, noto anche con il termine &ldquo;elettrosmog&rdquo;, ha assunto, negli ultimi decenni, la caratteristica di &ldquo;nemico invisibile&rdquo; in quanto, sebbene in materia vi siano pareri discordanti, desta sempre maggiore preoccupazione per la salute dei cittadini che vi si trovano esposti; pertanto, anche alla luce dello sviluppo inarrestabile che la telefonia cellulare ha conosciuto in questi ultimi anni e che ha interessato anche la nostra regione, specie con il proliferare incontrollato delle antenne che ne trasmettono il segnale &ndash; hanno continuato Singetta e Mazzeo Cicchetti &ndash; si rende necessario ed urgente adeguare la normativa regionale al mutato contesto normativo nazionale ed europeo, ribadendo la necessit&agrave;, per tutti i Comuni lucani, di adottare il Regolamento comunale per la telefonia mobile (che prevede, tra le altre cose, l&rsquo;obbligo di definire il Piano di localizzazione degli impianti e di garantire la tutela della salute dei cittadini) nonch&eacute; la previsione del Catasto regionale degli impianti (che era gi&agrave; previsto dall&rsquo;articolo 8 della L.R. 30/2000 ma che, in realt&agrave;, non &egrave; mai stato istituito)&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Limitare il rischio per la popolazione, effettuare monitoraggi, rispettare i limiti di produzione di campi elettromagnetici stabiliti dalla legge, combattere il fenomeno delle &ldquo;antenne selvagge&rdquo;: sono gli obiettivi che una nuova legge regionale in materia (resasi, di fatto, irrimandabile!) deve perseguire &ndash; hanno concluso i due esponenti del Gruppo Misto &ndash; affinch&egrave; la tutela della salute dei cittadini sia davvero garantita, cos&igrave; come sancito dall&rsquo;articolo 32 della Costituzione&rdquo;.<br />&nbsp;

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