Egrib e sistema idrico integrato, conferenza stampa Pdl-Fi

I consiglieri Napoli e Castelluccio hanno illustrato la posizione del gruppo condensata in alcuni emendamenti al disegno di legge della Giunta regionale all’esame dei lavori del Consiglio regionale odierno

La posizione del&nbsp; gruppo Pdl-Fi in merito all&rsquo;Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib), il cui disegno di legge d&rsquo;istituzione &egrave; all&rsquo;esame dei lavori del Consiglio regionale di oggi, condensata in alcuni emendamenti. A presentarli in una conferenza stampa il capogruppo Michele Napoli e il consigliere Paolo Castelluccio che con dati alla mano hanno messo in luce le criticit&agrave; del sistema idrico in Basilicata.<br /><br />&ldquo;In primo luogo &ndash; hanno spiegato gli esponenti di Fi &ndash; esiste una pluralit&agrave; di &lsquo;attori&rsquo; del ciclo dell&rsquo;acqua, si tratta di Eipli e Acqua spa (soggetti pubblici proprietari della risorsa idrica), Aato e Conferenza interistituzionale idrica (soggetti incaricati della funzione gestionale istituzionale idrica), Acquedotto Lucano ma anche Consorzi Asi e Consorzi di bonifica (soggetti che si occupano della cosiddetta funzione industriale)&rdquo;. Per quanto riguarda le cifre Napoli ha evidenziato che &ldquo;al 2014 la&nbsp; dispersione dell&rsquo;acqua &egrave; pari al 58% contro una media nazionale del 37%; l&rsquo;incremento del costo delle bollette tra il 2007 e il 2014 si attesta al 35,7% e tra il 2013 e il 2014 al 3,1%; gli investimenti realizzati rispetto a quelli pianificati (per effetto della Legge Galli) sono soltanto del 26% a fronte di una media nazionale del 54%; la capacit&agrave; di spesa della Basilicata al 31 dicembre 2014 &egrave; del 6,5% su un totale di 831,5 milioni di euro destinati alla nostra regione; l&rsquo;ammontare debitoria di Acquedotto Lucano &egrave; di 20 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />Due gli emendamenti proposti dal gruppo Pdl-Fi al disegno di legge della Giunta regionale. &ldquo;Il primo &ndash; ha sottolineato Napoli &ndash; ha lo scopo di rendere non solo pi&ugrave; efficiente ed efficace l&rsquo;azione che Egrib &egrave; chiamato a svolgere nell&rsquo;ambito delle attivit&agrave; ad esso affidate, ma anche di renderne pi&ugrave; trasparente la gestione. Per questo &ndash; ha precisato – proponiamo di prevedere due distinti dipartimenti, uno con compiti di programmazione e realizzazione degli investimenti e l&rsquo;altro con compiti gestionali. Per ciascun dipartimento, poi, &egrave; prevista la figura di un dirigente che opera nell&rsquo;ambito degli indirizzi e delle direttive dell&rsquo;Amministratore unico e al quale rispondono in caso di mancato raggiungimento&nbsp; degli obiettivi prefissati. Per quanto concerne le risorse &ndash; ha continuato il capogruppo di Pdl-Fi &ndash; sono previste due autonome gestioni finanziarie. Con il secondo emendamento proponiamo di sopprimere Acqua spa in quanto i suoi compiti sono perfettamente sovrapponibili a quelli dell&rsquo;Egrib. &ldquo;Nel Ddl della Giunta regionale si prevede una riduzione dei soggetti &ndash; ha sottolineato Napoli. Noi proponiamo di anticipare i tempi, prevedendo sin da adesso la messa in liquidazione della societ&agrave;&rdquo;.<br /><br />&quot;Il modello di governance del sistema idrico integrato che abbiamo in mente &ndash; ha evidenziato Napoli &ndash; &egrave; innovativo: una societ&agrave; caratterizzata dai risultati e che consenta al cittadino-utente di valutare costi e qualit&agrave; di servizi, una societ&agrave; che affermi nei fatti il principio della responsabilit&agrave; e persegue se non il profitto almeno l&rsquo;economicit&agrave; di gestione. Tutto il contrario di quella &lsquo;scatola cinese&rsquo; che vorrebbe la Giunta Pittella che dimentica persino di rivendicare dalla Regione Puglia 75milioni di euro dovuti per l&rsquo;approvvigionamento idrico per i diversi usi alle comunit&agrave; pugliesi e non affronta il problema del costo del personale che erediter&agrave; dai vari enti. Troppo semplice mettere una pietra sul passato da cancellare con un colpo di spugna senza spiegare cosa &egrave; accaduto in tutti questi anni e di chi sono le responsabilit&agrave;&rdquo;.<br /><br />Per Paolo Castelluccio nel settore agricolo si sconta una situazione decisamente pi&ugrave; allarmante: &ldquo;condotte gestite dal CdB Bradano-Metaponto in amianto che &lsquo;scoppiano&rsquo;, 80 punti di sollevamento che hanno un costo di energia altissimo, 5 idrovore, 1500 km di cunette da manutentare e bollette di acqua per l&rsquo;irrigazione sempre pi&ugrave; &lsquo;salate&rsquo;. E poi c&rsquo;&egrave; lo spreco delle acque reflue che secondo un vecchio progetto dell&rsquo;Universit&agrave; di Bari dovevano essere convogliate verso l&rsquo;Ilva di Taranto come lo spreco dell&rsquo;acqua che potrebbe essere utilizzata per l&rsquo;energia. Lo scandalo &egrave; che &ndash; ha aggiunto &ndash; non si utilizzano risorse finanziarie importanti mentre il Consorzio di Bonifica ha bisogno di attrezzature, strumentazioni minime e non si scioglie il nodo: Eipli o CdB. Non si pu&ograve; continuare a scaricare sugli agricoltori il fallimento della politica regionale per l&rsquo;acqua.<br /><br />

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