Economia, Leggieri: crolla il castello creativo di Pittella

Il riferimento del capogruppo di M5s è al possibile dissesto finanziario della Regione, paventato da Pittella a causa delle mancate entrate derivanti dalle royalties del petrolio

&ldquo;Il presidente Pittella da alcuni giorni ha tolto definitivamente i panni da gladiatore e ha iniziato a vestirsi da gufo, e tutto ci&ograve;, devo dire, &egrave; estremamente sorprendente vista la sua assoluta adesione alle teorie antigufi del suo capo fiorentino, Renzi&rdquo;. Lo dichiara il capogruppo di M5s, Gianni Leggieri, sottolineando che &ldquo;Pittella, in costante pellegrinaggio verso Roma e Palazzo Chigi, ha paventato il possibile dissesto finanziario della Regione, causato dalle mancate entrate derivanti dalle royalties del petrolio, che non stanno pi&ugrave; maturando a seguito del blocco della produzione del Centro Oli Eni di Viggiano, posto sotto sequestro dagli inquirenti nell&#39;ambito dell&#39;inchiesta &lsquo;Trivellopoli&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Pittella e la sua nuova maggioranza allargata &ndash; afferma Leggieri – non avevano messo in conto che prima o poi la magistratura avrebbe fatto luce sulla totale incapacit&agrave; della Regione e di Arpab di gestire e reagire alle pressioni di Eni e Total, tutelando, in primis, l&#39;ambiente e la salute dei cittadini. Se non si ritengono capaci di amministrare i lucani, la sanit&agrave;, l&#39;Universit&agrave; senza i milioni di euro derivanti dalle royalties, vadano a casa, perch&eacute; i cittadini non possono pi&ugrave; accettare l&rsquo;elemosina e i ricatti delle multinazionali del petrolio&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I dati Inps &ndash; continua il consigliere – certificano il fallimento totale del Jobs Act e delle politiche del lavoro del Pd, soprattutto in Basilicata, dove le nuove assunzioni, con la fine del doping delle decontribuzioni, sono in netto calo nel periodo gennaio-marzo 2016, passate dalle 14.069 dello stesso periodo dello scorso anno a 10.748. In calo sia le assunzioni a tempo indeterminato sia quelle a termine. Le prime risultano in calo addirittura del 29,5 per cento (2826 contro le 4008 del 2015), le seconde passano dalle 9868 del 2015 alle 7693 dei primi tre mesi del 2016. Nel complesso le assunzioni hanno subito una sforbiciata del 23,6 per cento. Il dato lucano &egrave; il peggiore a livello nazionale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Come sempre &ndash; aggiunge Leggieri – sono i giovani lucani che subiscono maggiormente l&rsquo;incapacit&agrave; di chi governa la regione Basilicata oramai da troppo tempo, Pittella e il Pd, che sono stati capaci anche di far naufragare il programma &lsquo;Garanzia Giovani&rsquo; che doveva essere la misura della svolta per la platea dei &lsquo;Neet&rsquo; i giovani che non studiano e non lavorano, perch&eacute; per i tirocini i soldi, al momento, non ci sono pi&ugrave;, ma soprattutto perch&eacute; nessuno lo ha detto ai ragazzi lucani che, invece, per quella misura possono continuare a presentare la domanda. Per i tirocini erano stati stanziati 8 milioni e 639mila euro, a cui la Regione aveva aggiunto altri 4 milioni e 300 mila euro per un totale di 13 milioni di euro destinati a 4400 ragazzi, un numero che &egrave; gi&agrave; stato raggiunto da dicembre 2015, periodo in cui si sono esauriti i 13 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Mentre la Basilicata affonda &ndash; conclude l&rsquo;esponente di M5s – i vari Pittella, Speranza, Lacorazza, Cifarelli mettono in atto l&#39;ennesimo teatrino dello scontro interno al Pd lucano, stranamente sempre a ridosso delle tornate elettorali, con l&rsquo;unico obiettivo della solita spartizione di poltrone. L&rsquo;adesione dei vari esponenti del Pd ai comitati referendari per s&igrave; o per il no sono diretta conseguenza dell&rsquo;assegnazione o meno di assessorati regionali e comunali&rdquo;.<br />

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