Il testo, proposto da Lacorazza (Pd), definisce un luogo di comunità con la forma dei musei permanenti, mirante a studiare, conservare e promuovere l’identità collettiva e il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico locale
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge d’iniziativa del consigliere Lacorazza (Pd) in materia di “Ecomusei, case di comunità”.<br /><br />La tutela del territorio da parte delle singole comunità, insieme alla valorizzazione delle specificità locali costituiscono i tratti fondativi del progetto normativo che è teso a creare le condizioni per un patto con il quale la comunità si prende cura di un territorio. In questa prospettiva, il modello ecomuseale va a connotarsi come realtà orientata a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio, attraverso la valorizzazione e la messa in rete delle dinamiche culturali locali, la creazione di sinergie con il settore turistico, l’attenzione all’ambiente e la promozione delle logiche della sostenibilità. “L’ecomuseo – si legge all’art.2 della legge – è un luogo di comunità avente la forma dei musei permanenti, mirante a studiare, conservare e promuovere l’identità collettiva e il patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico locale”.<br /><br />Con la proposta di legge si mira a creare una rete locale di esperienze di cittadinanza attiva per sensibilizzare alla lettura del valore del paesaggio le popolazioni che vi abitano e per innescare processi di cooperazione e scambio all’interno delle stesse comunità, con particolare attenzione al mondo della scuola e alle esperienze di alternanza scuola lavoro. Il testo normativo prevede anche la promozione degli “Statuti dei luoghi” (uno strumento a carattere normativo adottato dalle Amministrazioni locali e redatto attraverso un percorso che ha lo scopo di facilitare la comunità nel ri-costruire ed esprimere la consapevolezza di sé e del luogo per individuare ciò che ha un valore, una storia, un significato da difendere), la tutela e valorizzazione del patrimonio idrico lucano, a partire dai laghi e il sostegno a processi e progetti che attraverso la cultura, la valorizzazione del paesaggio e l’ambiente favoriscano politiche di coesione sociale e di inclusione di persone con disabilità.<br /><br />Le risorse e il sostegno alle attività (100 mila euro per il 2019) sono individuate nella programmazione prevista dalla L.R. 22/1988 “Norme per la programmazione e lo sviluppo delle attività educative e culturali sul territorio regionale”, L.R. 37/2014 “Promozione e sviluppo dello spettacolo” e L.R. 27/2015 “Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata”. Le spese per la realizzazione delle attività degli Ecomusei vengono coperte da fondi messi a disposizione dalla Regione Basilicata a valere sui Programmi operativi comunitari Fesr, Fse, Feasr e Fsc.<br />