La presidente della Crpo: “Doppia preferenza di genere, uno strumento che trova la sua ragion d'essere in una democrazia partecipata, completa e fondata sul confronto”
“Sabato 11 agosto 2018 è stata scritta una pagina importante per la regione Basilicata, una pagina di osservanza dei principi democratici”.<br /><br />E’ la dichiarazione della presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi, che aggiunge: “l'inserimento della doppia preferenza di genere è una conquista di civiltà per la comunità intera e per le future generazioni”.<br /><br />“Un segnale concreto di osservanza del dettato costituzionale . La doppia preferenza di genere – sottolinea Angela Blasi – rispetta la volontà legislativa ed è uno strumento correttivo che potrà dimostrarsi utile per le prossime rappresentanze del parlamento lucano; uno strumento che trova la sua ragion d'essere in una democrazia partecipativa, completa e fondata sul confronto. Il percorso per il raggiungimento di tale obiettivo è la sintesi di un amplio ed articolato confronto messo in campo da donne e uomini che non si sono arresi dinanzi ad ostacoli e ritardi. Ha sortito una volontà condivisa, una rete fruttuosa, caparbia ed attenta, si è alimentato di tenacia e di resilienza”.<br /><br />“La Commissione pari opportunità – dice Angela Blasi – si è adoperata costantemente, non si è arresa, dialogando con tutte le forze politiche e, soprattutto con le donne lucane che meritano ciò che loro è dovuto. I presidenti del Consiglio che si sono succeduti hanno collaborato istituzionalmente e dialogato con la Crpo. L'assenza di donne nell’Assemblea regionale ha fatto sì che delegassimo ad altri le nostre battaglie in Consiglio. La doppia preferenza – continua – non è da intendersi quale elargizione discrezionale, nè riserva indiana, ma è il semplice e naturale riconoscimento di principi fondanti della democrazia partecipata”.<br /><br />“L'emozione di risvegliarsi con una nuova legge elettorale – è l’esternazione della Presidente Crpo - la voglia di condividerla con chi ci ha creduto è molta, senza dare spazio a strumentalizzazioni di alcun genere che possano svilire il risultato. Le ‘Antigoni lucane’ – conclude – avranno ancora da fare in condivisione e coerenza per esaltare e mettere a frutto le esperienze avute in questi anni di duro lavoro”.<br />