“Dopo Passannante. Attivismo e giustizia sociale”

Venerdì 4 aprile, alle ore 18.00, è in programma il quarto seminario del progetto “UnMonumental. Riscrivere Passannante”, dedicato al tema della partecipazione civile. L’iniziativa è promossa dal Comune in collaborazione con la Pro Loco Salviamo e l'UNITRE Savoia di Lucania

La locandina dell'iniziativa

Venerdì 4 aprile, alle ore 18.00, nel castello di Savoia di Lucania è in programma il quarto seminario di UnMonumental. Riscrivere Passannante dedicato al tema della partecipazione civile. “Dopo Passannante. Attivismo e giustizia sociale in Basilicata” è il primo dei seminari “di sconfinamento”, per andare oltre il feticcio-Passannante e indagare propaggini sociali e disciplinari di interesse universale connesse al suo caso. Interverranno Mimmo Nardozza, attivista e documentarista, figura di riferimento per l’osservazione delle mutazioni sociali e ambientali in Basilicata, e Davide Bubbico, professore associato di sociologia economica presso l’Università di Salerno, già autore di saggi sulle condizioni del lavoro contemporaneo e sulle economie connesse all’estrazione degli idrocarburi.

“Molti dei grandi temi dirimenti della contemporaneità – è scritto in una nota diffusa dagli organizzatori – specie in materia di ambiente, energia, salute… quindi di “ecologia”, hanno investito direttamente la fragilità dei territori lucani. Si tratta di processi di interesse globale, in cui esplodono gli squilibri centro/periferia e esclusione/partecipazione che un secolo e mezzo fa furono il comburente della coscienza di Passannante. Qual è lo stato di salute della partecipazione civile, oggi, in Basilicata? Quali i punti più rilevanti della sua storia recente? Quali le sue forme e i suoi metodi?”.

Il progetto “UnMonumental. Riscrivere Passannante” vedrà nel corso del 2025 seminari, produzioni video, residenze artistiche, per discutere del caso Giovanni Passannante nell’universalità del discorso civico su divergenze e devianze. Il meglio della cultura contemporanea al servizio dell’elaborazione di quella parte “non monumentalizzabile” delle memorie e dei traumi nella dimensione collettiva. L’iniziativa è promossa dal Comune di Savoia di Lucania, in collaborazione con la Pro Loco Salviamo (Savoia di Lucania) ed UNITRE Savoia di Lucania. Il progetto è a cura di Jessica Salvia (Consigliera comunale con delega all’arte e ai

beni culturali) e Donato Faruolo (curatore d’arte lucano).

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