Don Uva, Summa e Laurino (Cgil): servono interventi risolutivi

"La vertenza Don Uva nella sua complessità e drammaticità, vista la situazione in cui si trovano i lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio e vista l’incolmabile mole di indebitamento che rende difficile, se non impossibile, garantire una qualsivoglia prospettiva futura, richiede un intervento chiaro, diretto e risolutivo". Lo dichiarano Angelo Summa, segretario generale Cgil Potenza e Roberta Laurino, segretario generale Fp Cgil Potenza. 
"Anche in considerazione della difficoltà ed incertezza nel perseguire la soluzione del fitto di ramo di azienda, – proseguono –  riteniamo che l’eccezionalità della situazione, il grave pericolo in cui versano i lavoratori, costretti ad arroccassi sul tetto per far valere i loro diritti, i pazienti ricoverati presso la struttura del Don Uva, costituiscono chiari presupposti per consentire alle locali autorità competenti di procedere alla adozione di un provvedimento di requisizione in uso della struttura di proprietà della Casa Divina Provvidenza. E’ l’unica strada per rendere possibile una gestione autonoma anche attraverso un affidamento ad altro soggetto, nelle more della definizione giurisdizionale dell’intera vicenda, per garantire la continuità assistenziale e i livelli occupazionali.
Siamo consapevoli che la requisizione della struttura è una scelta forte, ma momenti così difficili in cui sono a rischio posti di lavoro, assistenza sanitaria ed interessi generali richiedono scelte altrettanto forti".

BAS 05 

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