“L’approvazione della mozione è stata possibile solo perché l’intero gruppo del Popolo della Libertà è rimasto per puro senso di responsabilità in Aula”
“Martorano l’assessore innamorato delle mozioni e non dei fatti”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa. “Nel Consiglio regionale dello scorso martedì – afferma Rosa – si è assistito all’ennesima farsa perpetrata nei confronti dei lavoratori del Don Uva. Dopo un lungo dibattito sulla relazione ‘futuristica’ presentata da Martorano, ‘l’assessore maggioranza’ ha preteso che il Consiglio votasse l’ennesima mozione, concretamente inutile, in quanto nella sostanza identica a quella già approvata all’unanimità dal Consiglio l’11 settembre scorso. Come capita troppo spesso, anche in questo caso la maggioranza rischiava la figuraccia in quanto era presente in numero inferiore a quello legale. L’approvazione della mozione è stata possibile solo perché l’intero gruppo del Popolo della Libertà è rimasto per puro senso di responsabilità in Aula”.
“Abbiamo espresso, però, un voto contrario – spiega Rosa – perché abbiamo voluto bocciare la ‘mozione-commedia’ messa in scena da Martorano, motivato solo da un forte desiderio di soddisfare il suo ego personale e, al contempo, ‘prendere in giro’ i lavoratori presenti. Nei fatti sono passate altre due settimane e nulla di concreto è successo, anzi sono emerse le tante responsabilità di un Dipartimento che fa acqua, basta pensare che, ad oggi, il principale contratto sottoscritto con la Congregazione ‘Ancelle della Divina provvidenza’ da un valore di oltre 8 milioni di euro l’anno è scaduto il 31 dicembre 2011 e mai rinnovato. Un Dipartimento che vive ‘fuori legge’ e nella ‘prorogatio’, che non è riuscito, in tutti questi mesi, ad aprire un confronto serio con la controparte. Martorano con la sua relazione avanza solamente ipotetiche proposte, tra l’altro mancanti anche dei risvolti economici, e qui parliamo sempre di denaro pubblico, senza portare con sé neanche un ‘assenso preventivo’ della Congregazione. In un periodo di tagli, e la sanità è la più colpita, sarebbe stato il caso di conoscere, già da oggi, l’ipotesi Martorano quanto inciderà (se realizzata) sul bilancio regionale, i maligni parlano di svariati milioni di euro che in effetti non ci sono”.
“Ora – conclude Rosa – aspettiamo e vedremo se l’assessore Martorano prima del fatidico 6 novembre (data fissata dal Tribunale per sancire un possibile fallimento) avrà la capacità di essere più incisivo e concludente rispetto ad una vicenda che ritrova la parte debole nei pazienti e nei lavoratori, cui va da sempre il nostro pieno sostegno. Vogliamo, come loro, fatti concreti e non chiacchiere”.