Per il capogruppo Sel è necessario chiudere questa fase di incertezza, garantendo, in primis, il lavoro ai dipendenti
Il capogruppo Sel Giannino Romaniello, intervenendo oggi nel dibattito sul Don Uva, ha proposto che “il Consiglio regionale invii una nota al Presidente del Tribunale dove è stata depositata un'istanza di fallimento, esplicitando con chiarezza qual è l’ opinione dell’Assemblea rispetto al piano industriale della Congregazione (attualmente alquanto nebuloso), precisando quali sono gli obblighi della Regione che sono stati rispettati e quelli della Congregazione Don Uva che al contrario non ha rispettato”.
Quanto all'ipotesi di un percorso che possa portare al fitto di un ramo dell’azienda, Romaniello ha ribadito la perplessità che “una struttura pubblica come l'Asp possa procedere in tal senso con un un privato. Difatti, è possibile locare una struttura, ma non nella sua interezza, comprensiva anche dei dipendenti”. A parere del consigliere del gruppo Sel questa soluzione richiederebbe un approfondimento dal punto di vista giuridico.
“Per legge – ha spiegato Romaniello – in presenza di un fallimento di un'azienda, l’unico interlocutore è il curatore fallimentare che ha degli obblighi: garantire la prosecuzione dei servizi e dei contratti con gli ent, assicurare che i pazienti ricoverati possano continuare ad essere assistiti; e inoltre assicurare la continuità del rapporto di lavoro dei dipendenti. Tutto ciò, perché il curatore, quando deve rispondere al Tribunale, ha l’obbligo di garantire i diritti dei creditori, di recuperare tutte le risorse necessarie, anche fittando un singolo ramo d'azienda”.
Romaniello ha, poi, precisato le condizioni per uscire dalla crisi: “se l'azienda domani mattina fosse disponibile e in grado di dimostrare che può andare avanti e facesse la scelta di condividere un percorso chiaro, compreso l’accettazione del trasferimento delle risorse da parte dell’Asp direttamente ai lavoratori, allora il confronto potrebbe proseguire”.” Nel frattempo, però – ha concluso Romaniello – è utile far sapere, con chiarezza, la posizione del Consiglio regionale della Basilicata rispetto alla situazione attuale e alla istanza di fallimento al Tribunale”.