Don Uva: Federconsumatori si costituisce parte civile

"La condanna agli arresti domiciliari di sette operatori del centro di riabilitazione “Don Uva” è sintomatica di un sistema malato e corrotto che va oltre gli affari “economici”, e lede l’essere umano nella sua dignità. L’accusa di sequestro di persona e maltrattamenti aggravati a danno di numerosi pazienti è una vicenda inaccettabile e vergognosa, che ancora una volta infanga l’onore del popolo lucano e – afferma il presidente di Federconsumatori, Ligrani – ci condanna alla deplorevole umiliazione di vedere il nome del nostro capoluogo in prima pagina per scandali e condanne. Ma questa condanna, dovrebbe far riflettere più di tutte le altre perché a rimetterci sono stati uomini indifesi, già prigionieri di una condizione di fragilità e malessere psicofisico e soprattutto perché lede la dignità di ciascun essere umano. È una vicenda di una gravità inaudita". La Federconsumatori, che "ha sempre operato nella direzione di sensibilizzare i cittadini all’importanza del diritto alla salute e del diritto a non soffrire", continua il presidente Ligrani, "si costituirà parte civile e chiederà il licenziamento immediato di questi soggetti ignobili che hanno tradito la fiducia dei pazienti e delle loro famiglie. Un trattamento simile non si riserva nemmeno alle bestie e pensare che a metterlo in atto siano stati degli operatori sanitari ci lascia senza parole, e addolora chiunque abbia un minimo di sensibilità, offendendo, ancor di più, chi ogni giorno lotta per l’affermazione dei diritti universali dell’uomo".
bas 02

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