“Domani 30 novembre porte aperte al San Carlo per le donne che soffrono di incontinenza. Il Servizio di Urodinamica dell’UOC di Urologia dell’Azienda Ospedaliera regionale San Carlo è stato individuato insieme ad altri Centri Italiani per partecipare all’ iniziativa dell’AIUG (Associazione Italiana Urologi e Ginecologi) il giorno 30 novembre 2012 , che conclude la settimana mondiale su disturbi urinari nella donna dal 26 al 30 novembre 2012”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’azienda ospedaliera del San Carlo.
“IL Servizio resterà aperto gratuitamente al pubblico dalle ore 8,30 alle 14,00 per fornire tutte le informazioni necessarie su: infezioni, prolasso, incontinenza , dolore pelvico. A tal proposito lo scorso 24 novembre è stato organizzato presso l’Auditorium dell’Ospedale San Carlo di Potenza un Convegno dal titolo: La Sindrome da dolore pelvico cronico:definizione di un modello assistenziale interdisciplinare.
Infatti è una patologia emergente cui sempre spesso si trovano di fronte medici e professionisti della salute. Include alcune malattie rare quali la Cistite interstiziale, l’endometriosi e patologie neuromuscolari di difficile inquadramento.
Comporta il 2% delle visite ginecologiche, il 5-6% delle visite urologiche,il 4% delle visite proctologiche con un rapporto femmine/maschi di 9:1 tra i 40 e i 60 anni.
I costi sociali sono elevati circa 885 milioni di dollari anno negli Stati Uniti Determina il 15 % di assenze dal posto di lavoro per deficit della qualità di vita legati alla depressione, all’ansia , all’insoddisfazione matrimoniale, sessuale e problematiche di coppia. Il Servizio di Urodinamica da oltre un decennio si occupa di questa patologia oltre ai problemi legati all’incontinenza urinaria .
Presso il San Carlo opera un ambulatorio dedicato dove si svolgono tutte le procedure diagnostiche, terapeutiche e riabilitative con l’ausilio dei Fisiatri, Ginecologi, Proctologi, Psichiatri, Neurologi e Algologi.
Lo scopo del Convegno è stato quello di definire aspetti clinici e terapeutici della malattia, trovando le opportune forma di collaborazione con i Medici di Medicina Generale, personale infermieristico dedicato e con il territorio. Ha avuto la partecipazione di Specialisti di rilievo nazionale in tale settore e degli infermieri e terapisti della riabilitazione”.
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