Disturbi alimentari, a Potenza convegno della Crpo

La presidente della Commissione pari opportunità ha promosso un momento di riflessione su questa malattia che colpisce tanti giovani ed ha invitato ad indossare un fiocchetto lilla come simbolo della lotta

La corretta alimentazione come stile di vita per una buona salute &egrave; il tema del convegno svoltosi ieri e promosso dalla Commissione regionale pari opportunit&agrave;,&nbsp; in collaborazione con l&rsquo;ordine dei tecnologi alimentari di Basilicata, per celebrare la Giornata nazionale per la lotta ai disturbi alimentari. La presidente della Commissione pari opportunit&agrave; Angela Blasi, in continuit&agrave; con l&rsquo;adesione data, l&rsquo;anno passato, al Manifesto nazionale della Danza italiana di informazione e di prevenzione contro l&rsquo;anoressia,&nbsp; ha proposto alla massima Assemblea territoriale e a tutti i visitatori del palazzo del Consiglio regionale, di indossare un fiocchetto lilla simbolo della lotta ai disturbi alimentari.<br /><br />Dopo i saluti della presidente&nbsp; della Crpo, Angela Blasi e del consigliere segretario dell&rsquo;ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Gianni Rosa, sono intervenuti la presidente dei tecnologi alimentari di Basilicata e Calabria, Laura Mongiello, il tecnologo alimentare e nutrizionista, Dario Vista, l&rsquo;assessora regionale&nbsp; alle Politiche della Persona, Flavia Franconi.<br /><br />L&rsquo;iniziativa parte da un padre, Stefano Tavilla,&nbsp; che a marzo del 2011 ha visto morire di bulimia la propria figlia Giulia all&rsquo;et&agrave; di 17 anni e che ha dato vita alla&nbsp; Giornata nazionale del &ldquo;Fiocchetto Lilla&rdquo;, simbolo della delicata fragilit&agrave; di questa condizione.&nbsp; Questo padre, ora presidente dell&rsquo;associazione &ldquo;Mi nutro di vita&rdquo;, ha pi&ugrave; volte sottolineato come &ldquo;non pu&ograve;, non deve capitare ad altri, la morte di mia figlia deve servire a tutte le persone e le famiglie che vivono un dramma di questo genere. Il dramma di vedere chi ami che piano piano si spegne, non ride pi&ugrave;, non mangia o vomita. Non accetta di farsi curare e a te resta la sensazione di non aver fatto abbastanza&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una giornata importante &ndash;ha detto Angela Blasi &ndash; per porre attenzione su una problema che pu&ograve; compromettere la salute di tutti gli organi e apparati del corpo e portare a morte. Anoressia e bulimia rappresentano le cause pi&ugrave; frequenti di morte legata a malattia per le ragazze in et&agrave; compresa tra 12 e 25 anni. L&rsquo;et&agrave; di esordio si &egrave; abbassata tanto da coinvolgere bambini e preadolescenti. Dagli anni &lsquo;90 la notevole accelerazione della globalizzazione, della diffusione di modelli e stereotipi sociali favorita dalla comunicazione digitale, le trasformazioni culturali delle abitudini familiari e sociali del mangiare e della convivialit&agrave; hanno portato a far divenire i disturbi del comportamento alimentare una &lsquo;epidemia sociale&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Vogliamo chiedere&nbsp; al Consiglio regionale &ndash; ha aggiunto – di dare una attenzione particolare come succede in altre nazioni prevedendo leggi che intervengano anche sulle modalit&agrave; di pubblicizzare la tipologia di una donna troppo magra. Anoressia e bulimia sono malattie complesse, determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiedono un trattamento sia del problema alimentare in s&eacute; che della sua natura psichica.&nbsp; Poich&eacute; tale fenomeno colpisce i giovani ( le donne ma ormai anche molti uomini) e gli adolescenti &ndash; ha concluso Blasi – &egrave; importante avviare campagne di sensibilizzazione nei luoghi di aggregazione, quindi scuole, palestre, scuole di danza, per far loro comprendere a quali rischi vanno incontro, ma soprattutto stimolare percorsi di autostima e di rispetto per il proprio s&eacute;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; una malattia importante&nbsp; – ha detto Gianni Rosa &ndash; e il primo baluardo sono le famiglie. Bisogna cercare di comprendere i primi malesseri che sono soprattutto psicologici e aprirsi per tentare di uscire da questo vero e proprio tunnel. Troppo spesso le donne vogliono vedersi diverse da quello che appaiono ed &egrave; per questo che bisogna contrastare la malattia appena si palesa. Bene gli incontri come quelli di oggi perch&eacute; se ne parla ancora poco ed &egrave; una malattia che colpisce ormai non solo i giovani&rdquo;.<br /><br />Nel corso dell&rsquo;incontro l&rsquo;assessore Franconi ha voluto ricordare l&rsquo;eccellenza del centro dei disturbi alimentari di Chiaromonte dove il 40 per cento dell&rsquo;utenza proviene da altre regioni, mentre i tecnologi alimentari e nutrizionisti Mongiello e Vista si sono soffermati sulla importanza della corretta alimentazione fin dalla giovane et&agrave; e quindi fin da bambini rimarcando la positivit&agrave; della dieta mediterranea.<br /><br />L.C.<br />

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